giovedì 31 luglio 2008

Storie & Tradizioni_ Montecarlo sulla "Rivista di archeologia storia, costume"

E' recentemente uscito il numero 1-2 dell'anno 2008 della Rivista di Archeologia Storia e Costume. Questo trimestrale edito a Lucca, da trantasei anni, a cura della Sezione delle Seimiglia dell'Istituto Storico Lucchese, ospita articoli di storia locale, scienza, archeologia, costume, tesi di laurea ed ogni altro lavoro letterario che riguardi l'antico territorio della lucchesia. Nel numero citato sono da segnalare tre interventi che riguardano in qualche modo il Comune di Montecarlo il quale offre numerosi e continui argomenti di studio, non solo sulla storia locale e sull'archeologia ma anche sull'urbanistica, l'ambiente o l'agricoltura.


Il primo di questi è un intervento del concittadino Sergio Nelli. funzionario dell'Archivio di Stato di Lucca; il Nelli, da anni, ci propone i vari aspetti della storia passata della nostra comunità con una prosa simpatica e scorrevole che cattura la curiosità e l'attenzione del lettore. Questa volta l'oggetto del suo articolo è “Alcuni testamenti dei montecarlesi tra XIV e XVI secolo”. Non si tratta certo di un funereo trattato sui testamenti dal punto di vista giuridico ma di alcuni scorci di vita di questi compaesani vissuti mezzo millennio fa fra le nostre stesse mura, osservandone, a posteriori, le idee, i rapporti familiari, sociali, gli affetti ma anche la consapevolezza di dover assicurare, nel momento in cui ci si preparava a passare a miglior vita, un sostentamento a chi restava. Il testo è corredato da alcune nitide foto di stemmi di famiglie benestanti del castello, manufatti in pietra e marmo ancora oggi visibili all'interno delle nostre chiese.


Il seconto pezzo presentato è un abstract del lavoro di tesi di laurea del Dottor Andrea Federighi. Questa tesi, discussa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze con relatore il Professor Michele Luzzati nell'anno 2000/2001, si intitola “Analisi della quotidianità di un centro tardo medioevale sul confine tra la lucchesia e la Valdinievole”. Una ulteriore tesi di laurea che ci presenta la quotidianeità del castello per quello che riguarda le abitazioni in generale e nello specifico. A cominciare dalla sala e dalla camera con le loro suppellettili, gli oggetti di uso comune ma anche manufatti che segnalano l'intenzione di ogni epoca di elevarsi dal necessario verso il bello e l'artistico.


L'ultimo articolo esce dalla storia antica per portarci nel bosco dei Comunali sotto Montechiari. Qui Roberto Pellegrini, Perito Agrario e futuro Naturalista di Pescia, ma montecarlese di adozione, ha segnalato il ritrovamento di una piccola pianta palustre, la Ciperacea Eleocharis multicaulis, una entità subatlantica rarissima in tutta Italia, dove è presente in sole 3 Regioni. Nel suo “Brevi note su alcune specie vegetali igrofile del bosco Ai Comunali di Montecarlo” Roberto Pellegrini ci fa ripercorrere la storia delle recenti modificazione antropiche dei terreni boscosi della collina e la loro recente rinaturalizzazione. Ne enumera le specie più particolari, cercando di porre l'attenzione sulla necessità di tutelare e valorizzare questi ambienti e le loro numerose specie vegetali rare o di particolare pregio geobotanico. L'articolo è corredato da alcune foto in cui sono mostrati i carattteri morfologici di questa specie di Eleocharis, nonché l'ambiente in cui è stata rinvenuta.

La Rivista di Archeologia Storia e Costume è reperibile presso l'edicola Barsi di Montecarlo o all'Istituto Storico Lucchese, nonché consultabile presso la nostra biblioteca comunale.

mercoledì 30 luglio 2008

Pensieri Liberi_L'AUTOMOBILE: UN MITO CHE NON CESSA DI TRAMONTARE






Costa cara, inquina, fa rumore e favorisce lo sviluppo delle malattie cardio-respiratorie. Cos’è?! Niente di meno che l’automobile. Lavoriamo circa due giorni a settimana per mantenerla, è il mezzo di trasporto più pericoloso al mondo eppure pare che sia un mito che non cessa di tramontare, nonostante abbia già superato il suo secolo di vita. Ne siamo diventati schiavi, la usiamo anche quando potremmo benissimo farne a meno e sempre più per tragitti a breve distanza, l’accessoriamo all’inverosimile e per di più perdiamo ore di tempo a lucidarla affinché non sfiguri accanto a quella dell’odiato vicino. Amata auto, ma quanto ci costi? In termini ambientali molto perché l’auto è un grande produttore di CO2 (gas serra tra i principali responsabili del cambiamento climatico), di monossido di azoto che blocca l’ossigenazione di tessuti, di zolfo anti-salutare per i nostri polmoni, di piombo dannoso per le coronarie e di altri composti organici volatili altamente cancerogeni. Non a caso le statistiche sanitarie ci dicono che sono in aumento i decessi attribuibili all’inquinamento automobilistico mentre “fortunatamente” rimane abbastanza statico il numero dei morti sulle strade italiane all’anno, pur sempre l’equivalente di un disastro aereo a settimana. Nonostante ciò, imperterriti continuiamo ad utilizzarla, nonostante il costante aumento dei prezzi dei carburanti, di bolli e di assicurazioni. Ma per quale motivo? Per guadagnare tempo, mi direte. Bella risposta, l’auto infatti nasce come strumento di mobilità e serve per spostarsi liberamente da un luogo all’altro in maniera completamente autonoma ed indipendente. Così è stato, in effetti, sino a qualche decennio fa quando non era ancora un mezzo di trasporto di massa e c’e ne era a disposizione solamente una ogni due o tre famiglie. Ma è ancora vero tutto ciò?! L’auto è ancora sinonimo di autonomia e di libertà? Provate a mettervi al volante in una bella domenica estiva e partire per le belle spiagge di Viareggio oppure fatevi un bel giro pomeridiano in un qualsiasi giorno feriale a Lucca o Montecatini e sappiatemi ridire. Al termine del tragitto ne avrete guadagnato solo in stress “da ingorgo” (la malattia dell’automobilista per antonomasia) ed in altri disturbi comportamentali, così da render vano lo scopo del nostro viaggio: la ricerca di tranquillità e di benessere al termine di intense giornate lavorative. Mi chiedo allora se può esserci una via d’uscita a quest’inutile e costoso strazio, anche perché il prezzo del carburante sarà destinato ad aumentare vista la crescente scarsezza dell’oro nero e la crescente domanda da parte delle nazioni in via di sviluppo come Cina ed India. Il mio consiglio, forse scontato, è quello di cercare di utilizzare il più possibile mezzi di trasporto comuni come treno ed autobus (purtroppo le tramvie come la Lucca-Pescia-Monsummano sono state impietosamente smantellate nel dopoguerra su pressioni -guarda caso- delle lobbies automobilistiche). Per quanto riguarda i viaggi a breve gittata invece, dovremmo andare a piedi o rispolverare la cara vecchia bicicletta. Camminare e pedalare sono infatti i più ecologici tra i mezzi di trasporto oltre ad essere ottime forme di attività terapeutiche, vivamente consigliate con l’avvento della bella stagione. Piccoli accorgimenti al nostro stile di vita possono così risultare utili per la nostra salute e, visto ciò che si è detto, anche per quella degli altri.

Dario Donatini

martedì 29 luglio 2008

InfoColle_ Il Tordo recensito da Il Tirreno... presto Il Tirreno recensito da Il Tordo

Rivive su Internet l'eredità de «Il Tordo»
il Tirreno — 21 luglio 2008 pagina 05 sezione: LUCCA

LUCCA. E’ nato da pochi mesi e già sta riscuotendo un grande successo ed apprezzamento. Si tratta de “Il Tordo”, che non è un particolare volatile che si aggira sulle colline montecarlesi, bensì un moderno ed efficacissimo blog. Pensato da un gruppo di amici il blog - rivolto a tutti - vuole raccogliere l’eredita storica del “Il Tordo”, un periodico locale edito a Montecarlo sul finire del 1885, che voleva raccontare la vita della campagna e della caccia. Il tordoweb vuole raccogliere questa eredità modernizzandola, per “volare in piena libertà”, offrendo a tutti i montecarlesi “uno spazio reale di dibattito, confronto e informazione”. Nato nel febbraio scorso, il ordoweb - in poco più di 140 giorni - ha già collezionato 145 post, ed i contatti sono stati 4204 (circa 50 il giorno di media), senza alcuna diffusione pubblicitaria specifica. Al momento le “penne” che si alternano sul sito sono una dozzina, ed i post spaziano dai filmati, alle notizie, commemorazioni, ricordi storici, iniziative benefiche, promozione di iniziative culturali. «Alcuni interventi - affermano i promotori - sono più pedanti, altri più frivoli, ma tutti fatti in piena libertà, con rispetto, senza polemiche o volgarità. Una bacheca di Montecarlo - proseguono - a disposizione di persone, idee, cultura e età anagrafica, molto differente, ma con un unico obiettivo: far conoscere Montecarlo, esporre le idee, veicolare le opinioni». Il suo “manifesto” del blog è condensato nel primo intervento di uno degli ideatori: «Il Tordo sarà chiunque abbia il piacere del dialogo e della discussione, la voglia di conoscersi e di stare insieme, il desiderio di scoprire ancor più del vivere quotidiano quanto sia un privilegio vivere all’ombra del colle di Montecarlo di Lucca. Niente di più, ma diciamocelo, vi sembra poco?». Per collaborare con il tordoweb scrivere all’indirizzo mail Iltordomontecarlo@live.it Chiunque voglia accedere il sito è http://iltordoweb.blogspot.com/.

Giacomo Scardigli

martedì 22 luglio 2008

Il Colle dello Sport_ La squadra Dj Saxò - San Salvatore trionfa al Derby Club di Ponte Buggianese


La squadra Dj Saxò di San Salvatore, sponsorizzata dal Bar Rosellini Fabio, si è aggiudicata il torneo estivo di calcio a 5 organizzato dal “Derby Club” di Ponte Buggianese. La squadra, non nuova ad imprese del genere, ha vinto il trofeo senza mai perdere una gara e battendo in finale la squadra avversaria con il risultato di 6 a 2. La squadra Dj Saxò aveva già vinto il torneo due anni fa mentre lo scorso anno si era piazzata al terzo posto. Giuntoli Alessandro (in arte Dj Saxò), soprannominato il Demone per la sua spietatezza sottoporta, si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo la coppa di caponnoniere con ben 36 gol mentre l’estremo difensore “Beppe” Gennarini ha vinto la coppa di miglior portiere di quest’edizione. En Plein di trofei per la squadra sansalvatorina dunque, che rivendica così l’esclusione della cugina Macelleria Bianchi al Memorial Livio Tintori. Dj Saxò, entusiasta al termine della gara per l’affetto dei tifosi giunti numerosissimi da tutti i quartieri del paese, ha organizzato un rinfresco di ringraziamento per giovedì 24 alle 21.30 presso la sua abitazione in via del Tomolo. Acqua assicurata. Intervenite numerosi.

Dario Donatini.

venerdì 18 luglio 2008

Storie & Tradizioni_ Sogni d'estate. Da Montecarlo a Monte-Carlo (di Monaco)


Siamo in estate tempo di ferie, di viaggi, di frivolezze e sogni.
In questo clima si può inserire uno scritto di alcuni anni fà "leggero e fantasioso" ed inedito ma speranzoso di maggiori contatti fra i due Montecarlo della nostra Europa.

MONTE CARLO DI MONACO- MONTECARLO DI LUCCA
Nel mondo in nazioni diverse vi sono città e paesi che portano lo stesso nome a volte casualmente altre volte perché fondate da emigranti che hanno voluto dare alla loro nuova città lo stesso della loro città di origine.
Però in tutto il globo vi sono poche località che si chiamano Monte Carlo . Una è la nota località turistica della costa azzurra situata nel Principato di Monaco. L’altra è un piccolo borgo medioevale situato sopra una collina nell’alta Toscana in provincia di Lucca.
Apparentemente solo il nome in onore di sovrani di nome Carlo accomuna queste due lontane località. Monte Carlo di Monaco fondata sul colle “Des Spelugues” per volere del Principe Carlo III Grimaldi alla metà dell’ottocento, Montecarlo d’Italia fondata per volere della Repubblica di Lucca nel 1333 sul colle del Cerruglio in onore dell’ Imperatore Carlo IV di Boemia della casata di Lussemburgo.
La prima conosciuta in tutto il mondo come polo di attrazione internazionale e centro turistico molto famoso che accoglie ogni stagione migliaia di visitatori che vengono a visitarlo per il suo mare, ma soprattutto per le sue attrezzature ricreative fra cui il famosissimo casinò.
La seconda conosciuta in un ambito più locale come antico castello e borgo medioevale dalle mura di cinta intatte intervallate da torri, ma soprattutto per il suo vino e per l’olio prodotti di una verde e boscosa campagna che circonda il paese e che garantisce al visitatore una villeggiatura più lenta e riposante .
Cosi diversi ma con alcune similitudini che non possono sfuggire ad un osservatore più attento.


Entrambi fondati in tempi antichissimi, (Il “rocher” di Monaco e la “rocca” del Cerruglio”) sopra una collina per controllare il tratto di territorio circostante, -Monaco il tratto di costa ligure-provenzale, il Cerruglio la via Francigena Romea sul confine fra le rivali città di Lucca, Pisa e Firenze-.
Tutte e due appartenenti a due famosissime famiglie nobili: I Grimaldi di Monaco il cui casato da oltre 500 garantisce la libertà di questa terra ed i Medici di Firenze che sempre custodirono la fortezza di Montecarlo, con frequenti visite di Granduchi, come baluardo di difesa ad occidente dello stato di Firenze.
Concordi oggi nel perseguire il loro futuro come luogo turistico e residenziale nel rispetto della difesa del proprio ambiente per una migliore qualità della vita dei cittadini residenti e dei loro visitatori.
Se tutti conoscono le caratteristiche di Montecarlo di Monaco continuamente alla ribalta dei media internazionali ecco alcune delle comuni caratteristiche di una Montecarlo di Lucca più nascosta e silenziosa.
Sul punto più alto della collina di Montecarlo si trova la Fortezza del Cerruglio, una solida costruzione in pietra e mattoni dalle cui torri si spazia a trecentosessanta gradi sulla piana di Lucca, la Valdinievole, la valle dell’Arno e l’appennino tosco-emiliano.
Edificata in più riprese nel XIV secolo per volere dell’Imperatore Carlo IV , nel primo quattrocento ad opera del Signore di Lucca Paolo Guinigi, ed infine alla metà del XVI completata da Cosimo I dei Medici che venne personalmente a Montecarlo a sovrintendere ai lavori nel giugno del 1556.
Sotto alla fortezza si trova la Piazza d’Armi un ampio spazio seicentesco usato per le esercitazioni dei soldati e dove ogni anno a settembre si svolge la più famosa, frequentata e caratteristica festa di Montecarlo in onore dei vini locali.
All’interno del Castello abita oggi la famiglia Menchini-Pardocchi, attuali proprietari della fortezza da circa un secolo e giunta in loro possesso dopo vari passaggi a seguito della smilitarizzazione voluta alla fine del settecento dal Granduca Pietro Leopoldo.
Gli eredi dell’avvocato livornese Luigi Pardocchi hanno sapientemente restaurato l’ampio complesso architettonico ed oggi lo valorizzano con visite, iniziative culturali e mostre. L’attuale “Castellana” è Letizia Menchini una giovane imprenditrice plurilingue che dopo aver studiato a Bruxelles dedica oggi la sua attività alla rinascita del castello dei suoi antenati.
Nella fortezza del Cerruglio non manca neppure una piccola cappella dedicata a S. Barbara e nella “Torre dell’Apparizione” un salone con caminetto ove il Castellano riceveva gli ospiti di riguardo ed oggi residenza privata dei Menchini-Pardocchi.
Il castello di Montecarlo ospita anche iniziative folcloristico-rievocative. Ha un “piccolo esercito” di soldati medievali composto dai figuranti del Gruppo Storico Montecarlese che montano la guardia in particolari occasioni e durante le varie feste medioevali. Ma la Fortezza del Cerruglio ha anche una sua “guardia d’onore” formata dai componenti dell’associazione che da alcuni anni, insieme ai proprietari ed al Comune di Montecarlo, si prodigano per la conoscenza e la valorizzazione di questa possente fortificazione.
Negli anni 20” dello scorso secolo a Montecarlo, da parte della famiglia di origine piemontese i Cagnasso, vi fù il tentativo di aprire un Casinò in una bella villa in stile Liberty, ma le rigide leggi fasciste dell’epoca lo impedirono. La Villa Mimosa rimase una residenza di signori di campagna ed ospito nel 1929 lo scienziato Guglielmo Marconi.
In entrambe “le Montecarlo” oggi i cannoni tacciono e gli operosi abitanti si dedicano ad attività d’accoglienza con alberghi, ristoranti, musei ed altre attrattive ricreative.
Tutte e due, (con la debita proporzione) sono divenute tranquilla residenza di cittadini provenienti da ogni parte del mondo che con la loro cultura cosmopolita li lancia verso un terzo millennio di speranza e prosperità.
La il mare,i grattaceli e l’incombente montagna, qua la distesa di vigne, i rigogliosi boschi e le Pievi medioevali.
Un solo rimpianto da parte dei Toscani un maggior scambio culturale fra le due realtà diverse ma con diverse similitudini ed il vanto di chiamarsi Monte di Carlo.

giovedì 17 luglio 2008

Rime Libere_ Le Poesie son come le ciliege...






Se le poesie son come le ciliege una tira l'altra. Sopra mandiamo in rete due poesie della concittadina Antonietta Petrocelli . Queste poesie sono state presentate al recente concorso di Montecarlo intitolato a Simone Seghetti ed adesso vengono "allargate" al mondo del nostro blog.
Resta l'invito ad altri concittadini che scrivono poesie, racconti, pensieri liberi ad accettare la sfida, ed a farci pervenire i loro scritti per mandarli sul blog.

mercoledì 16 luglio 2008

Pensieri LIberi_ Viva il Freddo...



In questi giorni di calura in cui tutti pensano ad andare al mare ed al fresco sembra impossibile che in altri periodi possano esserci condizioni climatiche completamente opposte.
Nella foto allegata si vede la piazza Garibaldi (piazzetta) ricoperta di neve in una delle rare nevicate che raggiungono le nostre altitudini.
La foto è stata scattata dall'amico Genovesi dalla cima del campanile ed è in nostra disponibilità grazie all'edizione dell'edicola del concittadino Barsi Fabrizio.
Nell'altra foto la stessa piazza in condizioni di tempo e clima completamente diverse.

lunedì 14 luglio 2008

Storie & Tradizioni_ Montecarlo lancia un appello di pace


Fra le cose che molti montecarlesi ignorano presumo che ci sia anche questa :
Venticinque anni fà con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 87 del 15.6.1983 si stabiliva di "dichiarare il territorio del Comune di Montecarlo ZONA LIBERA DA ARMI NUCLEARI e si chiedeva, conseguentemente al Governo ed al Parlamento della Repubblica Italiana di non adottare decisioni o provvedimenti che prevedano o possano determinare installazioni di armi ed ordigni nucleari nel Comune di Montecarlo."
Per diffondere tale deliberazione fù concepita e diffusa l'allegata cartolina.
Appare evidente che tale provvedimento fù essenzialmente politico e privo di ogni praticità.
Resta il fatto che allora, evidentemente, si discuteva anche di politica internazionale ed il Municipio non era solo il luogo ove si và a protestare per la gomma rotta sulla via Traversa del Marginone.
P.S. Tale deliberazione è ancora in atto .

domenica 13 luglio 2008

Storie & Tradizioni_ Viva il Papa...Viva il Papa...






In tutte le pubblicazioni di storia locale su Montecarlo si rammenta delle visite del Papa e dell'Imperatore alla villa Marchionale di Vivinaia nell'anno 1000mentre non si cita di un'altra visita papale al castello di Montecarlo.
Infatti nell'anno 1408 il Papa Gregorio XII passo e soggiornò per ben due volte a Montecarlo durante il viaggio di trasferimento fra Lucca e Siena.
Domani 14 luglio 2008 ricorre quindi il 600° anniversario della venuta del Papa a Montecarlo.
Questa visita ci è resa nota in tutti i suoi particolari dalle lettere che furono spedite nel 1408 dal Vicario di Montecarlo al Signore di Lucca Paolo Guinigi.
Tale importante epistolario ci è noto grazie alla pubblicazione edita dall'Istituto Storico Lucchese nell'anno 1977 a cura del concittadino Dottor Giorgio Tori attuale Direttore dell'Archivio di Stato di Lucca. L'opera si intitola "Nicolao degli Onesti Vicario di Montecarlo, carteggio con Paolo Guinigi". Vi sono trascritte tutte le lettere che nel corso del 1408 il Vicario scrisse al potere centrale a Lucca e risultano di grande importanza per capire, dai fatti comuni e minuti di ogni giorno, quale fosse la vita degli abitanti del castello di Montecarlo a soli 60 anni dalla sua fondazione.
Le lettere che allego riprese dal libro sono quelle dei giorni 13 e 14 luglio 1408, siamo in attesa del Papa e si dà notizia del suo arrivo.
Sottolineo il passo..."Io ò mandato costà alchuna bestia per arnesi che bisognerano per adornare lo palagio..."
Rileggere, ogni tanto, queste missive giorno per giorno ci consente di immergersi in un mondo fatto di lavoro, pericoli, incombenze ed abitudini che oggi si ignorano completamente ma che sono state il pane quoditiano dei nostri antenati.


sabato 12 luglio 2008

Rime Libere_ Montecarlo.....Una Poesia continua

Domenica scorsa si è concluso nella magica cornice della piazzetta della Chiesa di Montecarlo il concorso di poesia intitolato a Simone Seghetti. "Altri" riferiranno sui vincitori e le classifiche. In questo mio post pongo l'attenzione su di una poesia emblematica del concittadino Renzo Tori che è bella non solo per il contenuto letterario.... ma per le riflessioni sulla "piattezza" del contingente e metto in risalto il testo con cui Patrizia Seghetti ha vinto domenica la categoria "vernacolo" a evidenziare che tale genere artistico non è cosa solo del passato.....ma del futuro.

PIAZZA D'ARMI di Renzo Tori.
Di quassù passarono Castruccio,
che forse vi preparò il suo dì di gloria,
Marco Visconti
e la soldataglia tedesca,
piero Strozzi con i suoi francesi
armigeri medicei e del Granduca.
Finalmente , infine, tempi di pace
e giochi rumorosi di bambini
sotto l'arcigno sguardo del Cerruglio.
Ricordo corse scalmanate
all'uscita di scuola, o alla domenica
in interminabili partite di pallone.
poi le feste del vino, e quelle del partito:
molto meglio il tintinnar dei bicchieri
del fragor delle armi,
i canti stonati di gente un pò alticcia
delle urla guerriere.
E personaggi che sempre vivranno
nella memoria di chi li ha conosciuti:
Bogio,il Ciucio, il poeta Simone,
che qui declamò le sue ottave effervescenti,
il Morino, anch'egli poeta,
il grande sindaco Nilo
saggio uomo, e giusto,
che degustando un bianchino
ascoltava i problemi di ognuno
e per tutti aveva un consiglio.
Piazza d' Armi
rimanga questo il tuo nome
ma resta per sempre
negli anni a venire
luogo d'incontro e di pace!


IL VERSO DELLE ‘OSE

Da intende no ,quello de’poeti,
degli animali o de’profeti,
un’è grido ne imitazione,
ir mi’ verso, ha solo la direzione

perché,ogni ‘osa ha ir verso suo,
pensate alla ‘iave drentro ir buo,
alle scarpe misse ar giusto lato,
alle ore che la freccia dà e ha dato,
a chi và a destra o a manca
a chi stà a cavallo e’un si stanca.

Un potrebbe andà diversamente,
sai che confusione in testa alla gente
se ir rovescio fusse proprio ir dritto,
montà pe’ scende e sedè pe’stà ritto,
ribartà ir sotto cor sopra ir dentro cor fori,

un ci vò crede’,ma sarebbin dolori…
Mi viene in mente per dinne una,
fa passà ir filo senza la cruna,
bere ner culo di un bicchiere
e,far l’amore senza godere!…….
No no, ogni ‘osa tenga ir su verso
Perché ir mondo giri lo stesso,
e chi meglio delle parole lo mantiene

un si po’ scambià Ave per Eva,pene per pène.
Che la notte segua sempre ir giorno
in modo che prima parto e presto torno,
la furia s’avvii e chi ha tempo attende,
così s’avanza come l’unità cor metro,
a pensà c’hanno ir verso anco le mutande:
ir giallo davanti e ir marrone didietro!!

Seghetti Patrizia

venerdì 11 luglio 2008

InfoColle_ Metti una sera al Podere Operaio in via del Marginone

Ieri sera sono stato a cena al Podere Operaio, che ha aperto le danze dell’edizione 2008 proprio all’imbrunire di venerdì 11 luglio (il programma comlpleto lo trovate su www.rifondazionelucca.it). Percorsa speditamente la via del Marginone a modesta velocità, mentre scivolando nel proprio tramonto il sole quasi mi acceca lasciandomi per non poco sbandare in caso di sor Pieraccini, innanzi mi si paventa il rosso sventolare di alte e solitarie bandiere che al vento si innalzano sulla foresta di uliveti che ammanta la fu Vivinaia. Su di un callare all’ombra delle secolari mura che custodiscono il sonno dei nostri morti ho ancorato la mia fedele “L” per incamminarmi poi pigramente all‘ingresso, rapito non poco dai colori che luglio dipinge dei campi che fanno cornice al riposo dei nostri avi ed in me ricordano ogni passo dell’infanzia e della giovinezza. E’ il momento di ringraziare Dio o qualsiasi altro demiurgo pssa esistere per avermi fatto nascere toscano e montecarlese, poi l’attraversar la strada ridesta e reclama la mia attenzione perché - come per altre strade nostre - non è raro lo sfrecciar incauto di molti che vanno o partono per le rispettive case.

Sotto il balenar delle rosse bandiere faccio l’ingresso al Podere Operaio, questo appellativo fortunato ed anche fascinoso se si vuole, dove dal frenetico muoversi dei presenti capisco che ancor si è ai nastri di partenza. Non manca molto alle nove, mi dice l’orologio, ma comprendo di esser giunto in discreto anticipo, anche se poi il menù rapisce subito i miei pensieri con il riscatto di un appetito vigoroso. In linea con lo spirito di questa festa i prezzi sono l’ultimo dei problemi e mi decido per una pietanza dal lontano eco latino americano, Pollo del Chapas, condito da un bicchier di vino rosso delle vicine vigne. Non ordino subito però, poiché prima si impone il desiderio di una rapida ricognizione, stimolata non poco dal ritmo militante, tanto caro anche a me, che pervade l’ambiente. Si ultima rapidamente la zona bar, battezzato Piero, mentre poco lontano già è operativo l’angolo libreria che apre dal suo fianco sulla vasta zona cucina e ristoro, dove lesti operano i compagni come le api di un nido. Il senso che mi trasmettono queste immagini è quella di un ordine allegro, di una precisione spensierata, dove ciascuno sa cosa gli compete e solo di esso si cura. Raramente rammento altrove e per altri colori tale organizzazione e quasi me ne invidierei, se non fossero i profumi ed i colori dei piatti che mi passano innanzi, guarnendo i tavoli già ornatii da coppie e famiglie a chiacchiera, a ricondurmi rapido alla cassa.


Il servizio è curato e gradevole l’accoglienza e discreto riconosco il vino mentre l’occhio destro è richiamato per riflesso ad occidente dalla sagoma del campanile nostro, annerito come si fosse spogliato della luce del sole ormai lontana e pronto a vestirsi delle luci che lo vegliano la notte. Solo l’arrivo del pollo del Chapas riconduce lo sguardo su questo piatto dove trionfa tra bocconi di pollo il vivo colore dei peperoni. La qualità della pietanza mi permette ancora alcune distrazioni, tutte tese ad ammirare il composto lavoro delle cucine, dove regna lo stesso ordine regolato visto ovunque. Il transito di alcune bistecche mi conferma nell’idea che presto tornerò a questa mensa, quando è l’arrivo del concittadino - sempre verde - Grossi che mi distoglie dal cuorisare solitario di questa prima ora al Podere. Il caffè e l’amaro passano graditi tra il conversare ascoltati dagli olivi che ovunque circondano il messo festeggiare dei presenti. Giunge l’ora dei saluti mentre sventolano ancora le bandiere che mi lascio alle spalle, col sorriso celato di chi ha trascorso bene un poco del proprio tempo. C’è il tempo di una preghiera accarezzando veloce le mura assorte di Vivinaia e scivolare via nel buio della Contea che mi ricondurrà a casa, non senza prima esser passato dal Bar di Fabio a salutar gli amici. Ed ai compagni del Podere Operaio, a servizio dei propri principi e valori, l’augurio sincero di buon lavoro per questa loro festa annuale, nella cornice di una Montecarlo che tutti accetta e tutti aiuta.
Vittorio Fantozzi di Taccone

InfoColle_ Festa del Patrono San Salvatore... Coming Soon

SABATO 2 AGOSTO ORE 21:30

PIAZZA BERTINI - SAN SALVATORE DI MONTECARLO

GIOVANNA NOCETTI IN CONCERTO

LA CITTADINANZA E' INVITATA A PARTECIPARE E CANTARE RIDERE E SOGNARE

INGRESSO CHIARAMENTE LIBERO

InfoColle_ Minichiello Hair Stylist montecarlese domina Altopascio

Stasera alle ore 21:30 nella famosa piazza della Magione di Altopascio si terrà l'attesissima sfilata di acconciature create dal maestro ed artista montecarlese Giovanni da Minichiello. Dopo il grande successo della scorsa edizione tenutasi in una gremita piazza del monumento a Montecarlo, questa sera le Sirene di Giovanni incanteranno con il loro charme i popoli aldilà del Poggio Baldino. Tra le modelle che per l'occasione calcheranno le pietre immortali della piazza del Tau figurano anche bellezza autoctone di Montecarlo, cresciute a ghiande tra le selve di San Salvatore e di Luciani, oltre ad esotiche fanciulle provenienti dai contadi oltre il Sibolla. Presentatore della serata ed anchor man sarà invece il Taccone di San Salvatore, scelto dal maestro Minichiello già erede del mitico Ciccillo dopo la performance della sfilata montecarlese. Invitiamo le genti delle piana, della Valdinievole e delle terre oltre il Galleno a tributare presenza plauso ed omaggio a questa serata di Sirene e marinai, di stelle e di bellezza, alla faccia di chi è brutto dentro e peggio fuori.
Ciccillo Fans Club

martedì 8 luglio 2008

Montecarlo by Night_ The Doo Wop tornano ad incantare le stelle

Venerdì 11 luglio alle 21 in Piazza Carrara a Montecarlo la replica del grande spettacolo tenutosi al Rassicurati la scorsa primavera e che potete ammirare in video nel nostro archivio.

InfoColle_ Un coro speciale a Montecarlo dalla Gran Bretagna

Eccovi offerto un breve filmato dell'esibizione eccezionale del coro inglese "Amesbury School Choir"che in Montecarlo si è esibito nella ridonata al cittadino Ex Chiesa della Misericordia qualche pomeridio fa. Il piccolo rande coro si è esibito in un repertorio di coanzoni religiose e leggere di compositori italiani ed inglesi, come Giulio Caccini, Mary Donnelly, Buchanan, Wickers. I 29 giovinotti, già esibitisi a New York e Barcellona, Roma e Sorrento.

Il Colle dello Sport_ San Salvatore fuori dal torneo Livio Tintori...

Il giorno 3 luglio 2008 gli organizzatori del torneo hanno deciso di escludere dai giochi la squadra Macelleria Bianchi, in testa al proprio girone e considerata favorita dalla maggior parte dei bookmakers locali. Il motivo, a detta degli organizzatori, sta nella violazione dell’articolo 10 del regolamento del torneo, secondo il quale ogni squadra dove scendere in campo con un numero massimo di 2 figc. La Macelleria, allenata dal coach Brizzi, avrebbe invece giocato con 3 FIGC, poiché tale “Bucchione” sarebbe stato considerato dalla squadra sansalvatorina un non FIGC (infatti, avendo disputato solamente 3-4 partite con il Marginone in seconda categoria, riteneva fosse passabile come un amatore – così è stato fatto del resto per altri tornei ben più importanti di questo).
Gli organizzatori non hanno invece ritenuto Bucchione un amatore ed hanno punito la squadra sanasalvatorina ma in modo non corretto dal punto di vista del regolamento, nuovamente violato dagli stessi organizzatori. Questi hanno infatti deciso di squalificare la squadra sansalvatorina dal torneo in quanto recidiva alla violazione dell’articolo 10, ma questa prassi non è scritta da nessuna parte. L’articolo 10 prevede infatti per le squadre che violano questa norma solamente un’ammenda di 50 euro e la partita persa a tavolino 3-0 a tavolino. E non come è stato deciso, l’esclusione della squadra dal torneo. Infatti se il regolamento fosse stato applicato correttamente e venissero fatte perdere a tavolino tutte e quattro le partite del torneo contestate alla Macelleria Bianchi, questa sarebbe scesa al quarto posto del girone e sarebbe passata egualmente alla fase finale. Ma così non è stato a causa della decisione presa dagli organizzatori.

In conlcusione, il ricorso fatto oggi stesso da tutti i giocatori della Macelleria Bianchi non ha sortito alcun effetto e la squadra è stata definitivamente esclusa dal torneo, pagando a caro prezzo il fatto di essere tra le favorite. Un foglio in cui è denunciato l’avvenuto è stato attaccato questa sera alla bacheca del campo sportivo di Montecarlo a firma de “i ragazzi di san salvatore”. Il torneo è ormai definitivamente falsato dal suo corso naturale, ma andrà avanti ugualmente. Non resta altro che gli animi si calmino ed il prossimo anno si possa organizzare un regolamento che tenga conto di tutte le evenienze purtroppo verificatesi. Registrata inoltre molto ampia l'amarezza tra i giocatori donatori della formazione san salvatorina. Ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

Dario Donatini

lunedì 7 luglio 2008

Rime Libere_ Da Renzo Tori l'omaggio in rima alla signora Canali

Ecco la poesia che Renzo Tori, traendola dalla propria grande produzione, ha voluto dedicare alla Signora Anna Maria Canali il primo luglio scorso e che è stata letta al Teatro dei Rassicurati dalla viva voce della Professoressa Teglia.

SE TORNASSI GIOVANE
(2° premio Boccabùgia 1996)

Penso che è mal posta la questione
perché giovane esser, o senescente
non è affatto temporale successione
ma anagraficamente indipendente.

L’età non sono gli anni sul groppone,
la chioma bianca, la forza latente;
quello che decide il paragone
è mantenere giovane la mente.

Ci son ventenni giovani mai stati
che han portato all’ammasso i lor cervelli,
e ultraottantenni mai invecchiati

che tra giorni brutti e giorni belli,
alternanza di gioia e di dolore,
son carichi d’anni, giovani nel cuore.
Renzo Tori

domenica 6 luglio 2008

Rime Libere_ Granfinale della Poesia a Montecarlo

POESIA: TRA FUTURO E TRADIZIONE.

SUSSURRI E PENSIERI LUNGO IL FILO DELLE GENERAZIONI ALL'OMBRA DELLA FORTEZZA DEL CERRUGLIO.


Si conclude stasera in Piazza Carrara l'edizione 2008 del concorso di poesia Simone Seghetti con il seguente programma:Domenica 6 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30 Gran Finale Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”Premiazione delle opere finaliste, intrattenimento musicale con il Gruppo di Musica Popolare Toscana Vincanto, lettura di poesie di Simone Seghetti.Istituito da pochi anni questo concorso stà divenendo un appuntamento fisso fra le iniziative culturali dell'estate montecarlese nel proporlo ai lettori del Tordo abbiamo scelto di evidenziare come questa non sia un iniziativa rivolta al ricordo del passato ma a seminare cultura per il futuro.E nell'ultimo giorno Il Tordo vuole "pubblicizzare" una pubblicazione di poesia edita a Montecarlo a cura della MARINARI EDITORE di Altopascio.Si tratta di CAMMINANDO PER OGNI ANTICA VIA : Sono componimenti scritti dal 1991 al 2003 dal concittadino RENZO TORI certamente l'espressione più genuina di qesto genero letterario presente a Montecarlo in questi anni.E fra questi evidenziamo quella che ci appare un manifesto verso il futuro, "Valori" credendo fermamente che il suo ..."vedevo il balenar della fiamma che attraverso il camino trasmetteva alle stelle la sua felicità"....si riferisce alla prossime serate che passeremo presso il camino e non solo a quelle passate.

VALORI (1998)

L'orologio d'oro
cravatta intonata
sul vestito griffato
l'auto di grossa cilindrata
cene di lavoro
con persone dai sorrisi di plastica
per fare carriera
per apparire importanti
per avere di più
sempre di più...
Stasera ho mangiato
verdure del mio orto
condite con olio dei miei ulivi
ed ho bevuto vino rosso
del mio amico contadino.
Poi, davanti al focolare,
menter pigramente
un ciocco il fuoco consumava,
ho narrato a mia figlia
una storia fantastica
di maghi e di fate
principi e principesse
castelli e foreste incantate.
Nei suoi occhi, riflesso,
vedevo il balenar della fiamma
che attraverso il camino
trasmetteva alle stelle
la sua felicità
la mia serenità.

sabato 5 luglio 2008

Rime Libere_ Poesia a Montecarlo fra futuro e tradizione



POESIA: TRA FUTURO E TRADIZIONE.
SUSSURRI E PENSIERI LUNGO IL FILO DELLE GENERAZIONI ALL'OMBRA DELLA FORTEZZA DEL CERRUGLIO.

E' proseguito a Montecarlo il concorso di poesia Simone Seghetti. Ieri sera si è svolta la seconda serata di presentazione delle composiozioni. Stasera sosta, e domani sera gran finale nella Piazza Carrara con il seguente programma:

Domenica 6 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Gran Finale Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”
Premiazione delle opere finaliste, intrattenimento musicale con il Gruppo di Musica Popolare Toscana Vincanto, lettura di poesie di Simone Seghetti.

Istituito da pochi anni questo concorso stà divenendo un appuntamento fisso fra le iniziative culturali dell'estate montecarlese nel proporlo ai lettori del Tordo abbiamo scelto di evidenziare come questa non sia un iniziativa rivolta al ricordo del passato ma a seminare cultura per il futuro.
Inseriamo oggi due poesia di Marina Natali di Montecarlo invitando altri amici a farci pervenire i loro scritti che verranno inseriti sul blog anche in seguito.

IL MONDO DI OGGI di Marina Natali.
Ma la gente dove andrà
con tanta velocità corran tutti come matti
e la testa fan girar.
L'automobili ti assediano e non si può più camminar.
Non si sa come e perchè questa vita che cos'è
sola me ne vò sul marciapiede
ogni tanto c'è qualcuno che mi chiede
vuoi venire su con noi
siete tanti ma ci si sposta
grazie no non son disposta.
Tanto arrivo come voi
faccio in tempo per mangiare
faccio in tempo per dormire
se si tratta di morire
tutti a tempo noi facciam.
Tutta questa confusione
è soltanto un'illusione.


UN MARITO SOLITARIO di Marina Natali.

Ricordo quando ci incontrammo
Un'incontro improvvisato
quella mattina in piazza del mercato.
Con gli amici te ne stavi e di me non ti accorgevim
a nel passar vicino mi facesti l'occhiolino.
Tutto ben pettinato preciso e ordinato mi dissi
non so perchè questo ragazzo fa per me.
Indietro ritornasti dagli amici ti staccasti
quel che avvenne vedi bene ancora oggi siamo insieme
però fra te e me troppa differenza c'è
a me piace compagnia con la gente in armonia
tu staresti sempre solo solo al bar trovi la via
stai da solo anche nei campi ma non pensi mai a me
se star soli viene a noia o se la noia l'hai con me.
Quando al fin della giornata verso casa te ne vai
arrivato dentro l'uscio dimmi un po' che cosa fai
giri a destra giri a manca per vedere di trovar
qualche cosa non perfetto per poter poi brontolà.
Nel silenzio della casa chiuso in bagno te ne vai
non sapendo che inventare.
Ti rimiri nello specchio la tua faccia da sbarbare
tu sparlotti e riborbotti non so mai quello che dici
passa il tempo ma intanto tu ci metti le radici
separarsi non conviene se non c'è una ragione
e perciò staremo insieme
c'è di mezzo la pensione.

venerdì 4 luglio 2008

Il Colle dello Sport_ San Salvatore fuori dal Torneo Livio Tintori? Le prime indiscrezioni


Ecco un reportage esclusivo dalle calde notti di San Salvatore. Lo notizia ha fatto in pochi minuti il giro delle sei miglia e di tutto il Ribocco. A breve un reportage, corretto e scevro di ogni faziosità, ci narrerà di questo scandalo sportivo calcistico all'ombra di Montecarlo. Nel frattempo ecco nel fimato del Tordo notturno le prime reazioni a caldo del pianete calcistico san salvatorino.

Il Tordo Notturno

mercoledì 2 luglio 2008

Rime Libere_ Tra Futuro e Tradizione


POESIA: TRA FUTURO E TRADIZIONE.
SUSSURRI E PENSIERI LUNGO IL FILO DELLE GENERAZIONI ALL'OMBRA DELLA FORTEZZA DEL CERRUGLIO.

Da domani sera nella piazzetta di fronte alla Chiesa di Sant'Andrea nel centro storico di Montecarlo inizia l'edizione 2008 del concorso di poesia intitolato alla memoria del poeta dialettale locale Simone Seghetti di cui alleghiamo il programma:

Giovedì 3 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Venerdì 4 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30

Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”
Quarta edizione del concorso di poesia dedicato a Simone Seghetti, il più noto poeta montecarlese, per tener viva la memoria di un uomo che amò decantare la vita, l’amore e Montecarlo. Saluto dell’Amministrazione Comunale, lettura delle opere in concorso e di poesie di Simone Seghetti.

Domenica 6 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Gran Finale Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”
Premiazione delle opere finaliste, intrattenimento musicale con il Gruppo di Musica Popolare Toscana Vincanto, lettura di poesie di Simone Seghetti.

Istituito da pochi anni questo concorso stà divenendo un appuntamento fisso fra le iniziative culturali dell'estate montecarlese nel proporlo ai lettori del Tordo abbiamo scelto di evidenziare come questa non sia un iniziativa rivolta al ricordo del passato ma a seminare cultura per il futuro.
Per questa ragione proponiamo una poesia scritta da una montecarlese da generazioni che raccoglie degnamente, non solo il testimone genetico di chi la ha preceduta, ma anche l'interesse per questa forma di espressione artistica e l'amore verso il suo paese.

RADICI

L’albero dalla grande forma
Ha rami impalcati alla gloria,
dicono,col frusciare della chioma
che da qui è passata la storia.

Opposto all’apice del germoglio
Nella terra,nascoste,profonde
Le radici tengon con orgoglio
Le maestose verdeggianti fronde.

Come il paese sulla collina
Che si mostra con fierezza,
affacciato dalla cima
con le mura e la fortezza.

Guarda gli oliveti e le vigne
Dai nettari preziosi,
i boschi e le campagne
che si estendono armoniosi;
dal lavoro umile e silente
del contadino che stanco torna
dopo aver operato alacremente
la natura che prende forma.

Con l’aratro ha dissodato
La ghiova sterile e inaridita
Il suo sudore ha donato
Per ridarle il seme e la vita.

E che la stagione sia dovizia
Per raccogliere i frutti con la mano
E trasformarli con solerzia
Affinché ogni sforzo non sia vano.

Se Montecarlo oggi è così fiorente
Lo dobbiamo soprattutto a questa gente.

Seghetti Patrizia

Patrizia Seghetti nipote del poeta montecarlese Simone Seghetti scopre di avere la passione per la poesia in occasione del concorso "Momenti di Versi" quando scrive le sue prime rime. Con " Radici" nel 2006 allo stesso concorso vince il primo premio, l'anno successivo si classificava seconda con " La comune esigenza". Ha partecipato ad altri concorsi conquistando premi speciali, mensioni d'onore, e premi di segnalazione.

InfoColle_ Auguri ad Anna Maria Canali! Immagini dal Rassicurati di Montecarlo


Le parole non sempre bastano, lo insegna la poesia ed anche la migliore letteratura, ad offrire il senso di certo emozioni ed il significato più sincero di certi momenti. Con questa nota mi sento di introdurvi, più che tentare il narrarvi, alla serata che Montecarlo e la sua gente ha voluto e saputo tributare alla signora Anna Maria Canali. Della biografia artistica ognuno ha il proprio quadro di dati e riferimenti, di quella umana ognuno può narrare la dolcezza e l’amore del vivere di Anna Maria in cento ed anche mille episodi del quotidiano di questi lunghi e ben portati, ce lo consentirà la Nostra, novanta anni. A noi qui piace sottolineare l’aspetto più immaginifico di questa vita fatta opera d’arte, questo fenomeno figlio e fratello del nostro sangue e della nostra terra, che con Anna Maria e grazie ad Anna Maria non è più stata solo il fertile terreno della Cercatoia immortalo dal Pasquinelli, ma è stato l’incanto di una voce che dalla piccola nostra urbe di Montecarlo si è persa e dilatata nell’orbe, oltre ogni monte ed oltre ogni mare. Con Lei e per Lei Montecarlo, dentro Anna Maria, ha calcato i palcoscenici più importanti della terra per incantare e deliziare re e regine, primi ministri e alti dignitari, come la protagonista di una favola, o d’un romanzo di quelli che non si scrivono più. Una vita da romanzo, capace di fare sognare se gli uomini solo non avessero più paura di avere coraggio, il coraggio di credere ai sogni, quelli dell’infanzia o magari, perché no, di tutta una vita.


Una serata di festa, di allegria, di inno alla vita ed alla gioia come ha cantato gioiosamente il Coro della Collegiata, pronto anch’esso tra un augurio e l’altro a scendere e salire il palco del Rassicurati per essere spettacolo ma anche spettatore. Ed ecco gli spettatori, tutti, quelli in platea e chi su i palchetti, come coloro dietro le quinte a sudare e soffrire, tra gli acciacchi frequenti della tecnologia mai avanzata, per poter solo gioire pochi istanti più tardi insieme a tutti gli altri e con Anna Maria. Eccoli lì, tutti, i Donatini, i Quiriconi, i Bianucci, i Menchini, gli Ulivieri, i Carmignani, i Micheli ed altri cento dei secolari cognomi del colle di Vivinaia e Carlo IV ritrovarsi assieme ed offrirsi, ognuno per quello che può dare, a questa celebrazione della vita e dell’arte.
Non un rito freddo e didascalico, impossibile non solo per il clima non poco tropicale, non un cerimoniale da corone di alloro, ma uno spontaneo e sincero susseguirsi di grazie e di auguri, di ricordi e sorrisi. Non la beatificazione di una immagine votiva ma il paese che diventa comunità e si stringe attorno a ciò che lo rende immortale, nel ricordo di chi è stato e di chi sarà.
Grazie allora Anna Maria anche per questo regalo che tu hai fatto a tutti noi montecarlesi, grazie per averci ricordato questo sentire particolare che il Vate, forse fra i tanti, riuscì ad esprimere con tali parole:

“Io sono quel che ho donato, perché nella vita ho sempre amato”

Auguri ancora Anna Maria, auguri per ogni anno offerto a chi ti ha conosciuto ed ha condiviso con te il proprio cammino terreno. Grazie per l’opera d’arte che hai fatto della tua vita, innanzi a cui ancora oggi il mondo non può permettersi di negare l’orecchio.

Vittorio Fantozzi di Taccone

martedì 1 luglio 2008

Il Colle dello Sport_ Avanza il Memorial Livio Tintori

San Salvatore, anni cinquanta sulla via di Piazza d'Arme per la consueta partita campale... Chi riconoscete???

Ha preso il via il Memorial Livio Tintori, tradizionale ed immancabile evento calcistico “Made in Montecarlo”, l’unico torneo nel quale i calci d’angolo si battono dal dischetto del centrocampo. Il torneo anche quest’anno risulta molto combattuto poiché tutte le squadre hanno l’obiettivo di entrare a far parte del glorioso albo d’oro. La prima edizione del torneo se l’è aggiudicata la storia squadra sansalvatorina Rio Pastino nel 1997, mentre il team del Club ciclistico Michele Bartoli è quello che si è aggiudicato più volte il titolo (ben sei). Campione in carica è il Gatto Nero (battibile solo dopo elevate dosi di scongiuri), squadra graffiante e mordace che cercherà con le unghie e con i denti di bissare il successo ottenuto lo scorso anno. Ad oggi guidano i due gironi la Ramas Turchetto, squadra fisica composta da conosciuti manovali della zona mentre nell’altro dominano la classifica la Macelleria Bianchi di San Salvatore appaiata alla Fratres Marginone, squadre blasonate che dispongono di giocatori ad elevata caratura tecnica, nonché eterne rivali. Diversamente da quanto annunciato nel precedente articolo c’è da dire che passeranno tutte le squadre dei gironi (anziché solo due) e si giocheranno quindi i quarti di finale. Le squadre dei donatori di sangue disputeranno invece un girone finale a sé stante. A breve sapremo come sarà composta la griglia delle squadre che disputeranno la fase finale del prestigioso torneo organizzato dalla Fratres Montecarlo.

RAGAZZO IRPINO

Storie & Tradizioni: La Battaglia di Altopascio. Terza ed ultima parte


.....corse la stessa Firenze. Gli eserciti di Castruccio giunsero a porre il campo sotto le mura della città gigliata, con atti militari d’assedio ma anche con provocazioni morali che terrorizzavano la popolazione civile.
Lo stesso contado fiorentino fu devastato, numerosi castelli del circondario furono occupati e distrutti.
Il periodo susseguente alla battaglia di Altopascio fu certamente il momento di maggior orgoglio, splendore militare e di massima espansione territoriale della città di Lucca.
Ai libri di storia continuare nella narrazione degli eventi, a noi sorgono oggi spontanee due domande. Se ad Altopascio ed in Cercatoia vi furono centinaia, migliaia di caduti dove furono sepolti questi morti ? (11) e in qualunque località sia avvenuto l’impatto principale fra i due eserciti perché non vi sono state mai notizie sul ritrovamento di qualche reperto materiale? una spada, un pezzo di armatura od altro?
Resta comunque l’evento storico, la più grande vittoria militare lucchese, il maggior evento guerresco che si sia mai combattuto nel territorio della piana di Lucca.
Nel corso del 2005 ricorre l’anniversario di questa battaglia, potrebbe essere l’occasione per una rivisitazione culturale dell’evento.
Agli amanti della storia locale e del medioevo di Altopascio avanzare proposte concrete. Ai molti figuranti dei gruppi storici locali eventuali rievocazioni sul campo.
Per Montecarlo a me piacerebbe una raffigurazione che rimanesse per sempre. Un dipinto da sistemare sulla parete est della sala del consiglio comunale effigiante l’episodio guerresco di Cercatoia dell’ 11 settembre 1325.
Il condottiero Castruccio Castracani che in sella al suo cavallo si getta nella mischia contro i fiorentini con sullo sfondo il colle di Montecarlo ed il torrione del Cerruglio.
Concludo andando con il pensiero a quelle che sono le vittime di ogni guerra, le popolazioni civili, ed a come avranno vissuto gli eventi del 1325 gli inermi abitanti del borgo di Vivinaia. Cosa avrà pensato nel chiuso della sua capanna dentro le mura del villaggio quel Cione di Vanni che nato a Vivinaia nel 1308, (12) aveva 17 anni all’epoca dei fatti narrati. Quali le sue paure e
le sue trepidazioni al giungere delle notizie ed al passaggio delle bande di soldatesche ?
In ogni epoca della vicenda umana l’uomo deve ricordare le battaglie e onorare i caduti in guerra ma soprattutto preparare la pace.