mercoledì 25 novembre 2009

5 dicembre 2009

Giornata Internazionale del Volontariato per lo sviluppo economico e sociale

Il 5 dicembre si celebra la Giornata internazionale del Volontariato: un universo che conta più o meno 140 milioni di persone e che muove un giro di affari di circa 400 miliardi di dollari.

Un’indagine dell’ Eurobarometro condotto nel 2006 e pubblicato nel febbraio 2007, ha rivelato che tre europei su dieci (con una popolazione Ue oggi di 500 milioni di persone) sostengono di essere attivi nel volontariato. La ricerca condotta dalla John Hopkins University in 37 diversi paesi in tutto il mondo (relativa al progetto del settore no-profit) ha contato circa 140 milioni di persone che si dedicano al volontariato a tempo pieno. Se i volontari fossero una nazione, sarebbero perlomeno il nono paese più popolato al mondo. Il numero esatto di volontari nel mondo è ancora sconosciuto: questo è dovuto al fatto che i governi nazionali raramente includono queste informazioni nelle loro statistiche. Di conseguenza c’è molta disinformazione per quanto riguarda il contributo che i volontari apportano alla società, all’economia e allo sviluppo umano.

Ma chi sono questi volontari? Cosa fanno veramente? Guardiamoci intorno, sono spesso persone di famiglia, i tuoi insegnanti e compagni, colleghi di lavoro, amici e non. Sono persone ordinarie, comuni, che per un impegno personale, senza essere pagati e senza ricevere benefici economici, fanno qualcosa per il bene degli altri e dell’intera società. Solitamente si affidano a Organizzazioni non Governative, associazioni, club o gruppi giovanili. Il volontariato nasce spesso in maniera informale e spontanea, quando aiuti i tuoi vicini o in caso di un disastro ecologico.

I volontari sono genitori che aiutano nelle scuole, che si mascherano da clown negli ospedali e negli ospizi, persone attive nello sport, partecipanti di campagne politiche o in difesa dei diritti umani, ambientalisti, cyber-volontari (specialisti nell’informatica e traduttori), volontari della Misericordia e gente che prende parte attivamente alla vita delle loro comunità. Il volontariato non dovrebbe comunque sostituire i servizi che lo Stato dovrebbe assicurare. Bisogna, inoltre, distinguerlo dai lavori non retribuiti come tirocini, trainings ed altre attività che sono intraprese per ottenere benefici personali.

Ci sono significative differenze tra i paesi e le loro tradizione di volontariato. In Polonia, Croazia ed altri paesi post-comunisti, ci sono più giovani che si dedicano al volontariato, mentre in Italia o Spagna, gran parte dei volontari sono i pensionati. Nell’Europa Occidentale, in generale, un volontario è una persona ben collocata, istruita e di mezz’età. Ad Est, a causa della tradizione di “lavoro di comunità” e di arruolamento “volontario” ma “obbligatorio” durante il periodo comunista, persistono connotazioni negative sul volontariato. Molti credono che fare volontariato significhi lavorare «senza ricevere soldi, lavorare gratis».

I volontari si meritano l’aiuto da parte dei governi, delle autorità locali, delle istituzioni europee e dell’intera società. Ciò permetterebbe di intraprendere con molta più facilità le loro attività, portare avanti le loro missioni e proteggersi da eventuali abusi. Le organizzazioni di volontariato lavorano duramente per convincere coloro che devono prendere decisioni dell’importanza di tenere in considerazione il settore del lavoro volontario, come per il Cev, una rete di centri che si occupano di volontariato, e la campagna già annunciata per lanciare il 2011 come l’anno europeo del volontariato. Questo promuoverebbe certamente il riconoscimento di tutto l’apporto dato dai volontari, celebrerebbe i loro successi e incoraggerebbe altre persone ad essere coinvolte attivamente nella società.


Fonte:

http://www.cafebabel.it/article/27585/giornata-internazionale-volontariato-lennon.html
3 dicembre 2009

Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con disabilità

Il 3 dicembre ricorre la “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità” che il Programma di azione mondiale per le persone disabili, adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’ONU, ha creato con lo scopo di promuovere la diffusione dei temi della disabilità, di mobilitare il maggior sostegno possibile per la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili e di accrescere la consapevolezza dei vantaggi che possono derivare dall’integrazione delle disabilità in ogni aspetto della vita sociale.

1 dicembre 2009

Giornata mondiale contro l'AIDS


La Giornata mondiale contro l'AIDS, indetta ogni anno il I° dicembre, è dedicata ad accrescere la coscienza dell' epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato il 1º dicembre 1981. Da allora l'AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi. Per quanto in tempi recenti l'accesso alle terapie e ai farmaci antiretrovirali sia migliorato in molte regioni del mondo, l'epidemia di AIDS ha mietuto circa 3,1 milioni di vittime nel corso del 2005 (le stime si situano tra 2,9 e 3,3 milioni), oltre la metà delle quali (570.000) erano bambini.

L'idea di una Giornata mondiale contro l'AIDS ha avuto origine al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell'AIDS del 1988 ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo.

Dal 1987 al 2004 la Giornata mondiale contro l'AIDS è stata organizzata dall'UNAIDS, ovvero dall'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della lotta all'AIDS, la quale, in collaborazione con altre organizzazioni coinvolte, ha scelto di volta in volta un "tema" per la Giornata. Dal 2005 l'UNAIDS ha demandato la responsabilità dell'organizzazione e gestione della Giornata Mondiale alla WAC (The World AIDS Campaign), un'organizzazione indipendente, che ha scelto come tema per l'anno - e fino al 2010 - Stop AIDS: Keep the Promise (ovvero "Fermare l'AIDS: manteniamo la promessa") tema che non è strettamente legato alla Giornata Mondiale ma che rispecchia l'impegno quotidiano della WAC.


25 Novembre 2009
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
L'Assemblea Generale dell' ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà (Colombia) nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Nel 2007 150 mila donne hanno manifestato a Roma "Contro la violenza sulle donne", senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha avuto un impatto mediatico e che ha riscosso successo.

FONTE:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_per_l%27eliminazione_della_violenza_contro_le_donne

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Nel 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne: in questo modo l’ONU invita i vari governi e ONG a organizzare iniziative volte alla sensibilizzazione delle persone sulla questione femminile e la violenza di genere.
In occasione di questa data hanno inizio i 16 Giorni di Attivismo contro la Violenza di Genere, campagna iniziata nel 1991 che vede tra le sue date più importanti la Giornata Mondiale dei Difensori dei Diritti delle Donne (29 novembre), la Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS (1 dicembre), e la Giornata Mondiale dei Diritti Umani (10 dicembre).
Tra le tante iniziative, ne segnaliamo due, una di Telefono Rosa e l’altra di Fondazione Pangea Onlus.
La prima vede appunto Telefono Rosa in collaborazione con Unicoop Tirreno e consiste in un opuscolo che descrive i vari tipi di violenza per poterli riconoscere, e consigli pratici di comportamento per i vari casi. Un capitolo importantissimo è dedicato alla violenza sessuale ed un altro allo stalking, ovvero ai comportamenti ossessivi e persecutori. L’opuscolo è in distribuzione gratuita in tutti i punti vendita Unicoop – Tirreno di Roma e provincia e nelle sezioni dei soci Coop.
La Fondazione Pangea Onlus ha invece aperto uno sportello on line di contro la violenza di genere per dare indicazioni utili a tutte le donne in difficoltà, offrendo orientamento su questioni legali, psicologiche, sanitarie, su quelle relative ai minori e alla violenza assistita. Lo sportello, composto da un forum, varie sezioni tematiche e dai contatti per le emergenze e delle Reti Antiviolenza, è raggiungibile al link www.sportelloantiviolenza.org.

FONTE:
http://blog.mammenellarete.it/redazione/25-novembre-giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-donne/