sabato 7 giugno 2008

Storie & Tradizioni_ Montecarlo e Pescia. Anno Domini 1885

Pescia, Piazza Mazzini, fine 1800


Una questione interessante sta per far capolino all’orizzonte delle discussioni municipali, ed ecco di che si tratta. Le relazioni che legaano, per così dire, il comune di Montecarlo a quello di Pescia, riflettono principalmente il mandamento, la diogesi, lo spedale, e secondariamente i rapporti commerciali.
Rifacciamoci di fondo, tanto per far le cose alla rovescia: è un fatto incontrastabile che le migliorate condizioni di viabilità, la ferrovia e lo sviluppo commerciale della città di Lucca, hanno a poco a poco sviato i negozianti dai mercati di Pescia. Ciò è dipeso da un comlplesso di fatti a cui però non è affatto estranea l’imprevidenza dei signori pesciatini; poiché, se è veroched il mercato di Pescia non offre al commerciante tutti quei vantaggi che poteva accordargli una volta, è anche vero che per rispetto al Comune di Montecarlo, Pescia ha ormai pronunziarto il suo superbo ME N’IMPIPPO col ricusarsi a indispensabili miglioramenti nei mezzi di comunicazione stradale, con suo danno ecvidente, prossimo e remoto.

Montecarlo, fine '800

Ecco intanto cosa succede: poiché (si ragiona) per ragioni di un più vantaggioso commercio siamo attratti alla città di Lucca, non sarebbe meglio dipendere addirittura dal mandamento di Capannori e dalla diogesi di Lucca?
Per non incappare in qualche questione di regionalismo e campanilismo, sorvoliamo volentieri su certi altri argomenti, che non sono affatto spregiabili, tra’ quali figura anche quello dell’inutilità per noi d’avere uno spedaluccio in Pescia, mentre preferiamo, e non di rado siamo costretti a valerci dell’ospizio di Lucca che ci offre più accessibilità e maggiori vantaggi. Onde non è una stranezza se questa popolazione chiederà al Governo il distacco delle rendite assegnate già allo spedale di Pescia a danno di vari enti soppressi a Montecarlo, per essere unite al patrimonio dell’ospizio di Lucca, e se domanderà di pure di dipendere dal mandamento di Capannori e dalla diogesi di Lucca.
Fra non molto siffatte questioni saranno discusse dalle competenti autorità: frattanto si vanno coprendo di firme le relative domande; e noi torneremo a parlarne, allorchè ci sarà dato di poterne trattare con più cognizione di causa.

C. Viaggi
Non condividiamo tutte le idee dell’autore. N.d.R.

Il Tordo, 20 dicembre 1885