È atterrato, in silenzio nel pieno della notte, all’aeroporto romano di Ciampino l’aereo militare che ha riportato in Italia, tra tutti noi, la sua salma. Il corpo del maresciallo Giovanni Pezzulo, assassinato mercoledì in un agguato in Afghanistan, a 60 km di chilometri da Kabul, nella zona di responsabilità italiana mentre distribuiva viveri e generi di prima necessità alla popolazione piegata da un inverno più freddo del previsto. A ricevere il feretro tutta la cittadinanza di Oderzo in provincia Treviso con il Tricolore al vento da ogni balcone e finestra. un gesto simbolico di rispetto e dolore invocato anche dalla figlia diciottenne della vittima. Presenti alle esequie il ministro della Difesa Arturo Parisi, il presidente della Camera Fausto Bertinotti, il nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini ed unn picchetto interforze ha reso gli onori militari alla salma. Nelle stesse ore è arrivato sempre a Ciampino il C-130 dell’Aeronautica militare con a bordo il maresciallo Enrico Mercuri, rimasto ferito nello stesso agguato contro il contingente italiano, rivendicato dai talebani. Come italiani ci uniamo al cordoglio della famiglia e della comnità di Oderzo per questa ulteriore vita sacrificata sull'altare della pace e della democrazia, caduta impugnando quelle armi che non danno la morte ma aiutano a sperare ancora in una vita migliore.
Il Tordo
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