Grazie. Una parola abusata eppure inusuale al tempo stesso, diventata preziosa e costosa più di un debito vero e proprio. La gratitudine come la riconoscenza non sono più elementi della nostra educazione, pare anzi siano passate armi e bagagli nel campo delle virtù, come il coraggio, l'umiltà, la lealtà, l'onore, la fede e tante altre parole che, abbiamo imparato tutti, ci possono costare più di qualsiasi mutuo.
Qui il grazie non solo è dovuto, ma forse non basta. Lo scorso fine settimana, tra le 15 e le 19 di sabato e tra le 9 e le 12 di domenica - quindi nennemo in 24 ore - la vendita delle piante di azalea per conto della Associazione Valdinievole Lotta ai Tumori (www.asvalt.it) ha superato complessivamente la quota di 1400 euro (oltre 3 milioni delle vecchie rimpiante lire).
La Festa della Mamma, per la terza volta su suolo montecarlese, è stata l'occasione per compiere un gesto di grande e pratica solidarietà: non solo si è aiutata la ricerca e la lotta ai tumori, ma lo si è fatto a livello diretto e locale supportando l'attività di prevenzione nel circuito della Valdinievole, tra cui Pescia che, con il suo ospedale, è storico punto di riferimento naturale per molti tra noi abitanti di Montecarlo che gli devono, quando non le cure, i natali.
Insieme alle azalee i nostri concittadini hanno potuto ricevere informazioni sulle attività svolte in loco nel campo della ricerca, dell'informazione e della prevenzione attraverso il periodico informativo dell'Asvalt "Risonanze" di cui, d'ora innanzi, pubblicheremo le notizie di rilievo in questo campo.
Un grazie allora per questo gesto che conferma, per chi l'avesse non poco dimenticato, la nobiltà dei cuori della nostra gente, pronta ad aprire - di questi tempi - il proprio scosso portafoglio e borsellino per dare il proprio contributo fattivo alla lotta per la vita con l'arma sola ed invincibile dell'amore. Grazie.
Vittorio di Taccone
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