martedì 24 giugno 2008

InfoColle_ Silenzio, canta il "Coro della Collegiata di S. Andrea di Montecarlo"



Da fonti d'archivio e da testimonianze dirette e ricordi dei cittadini sappiamo che nei decenni scorsi nella Collegiata di S. Andrea operava una corale polifonica. Il repertorio era costituito principalmente da composizioni di Lorenzo Perosi. Con il passare degli anni poi l'interesse per il coro si è affievolito ed è rimasto solo l'accompagnamento alla liturgia domenicale, come sostegno al popolo.
Nell'estate 2007, su iniziativa di alcuni appassionati di musica e tradizione, in primo luogo Giorgio Pieraccini, si è formato un gruppo che sotto la guida del maestro Gabriele Micheli ha iniziato una formazione vocale con l'intento di eseguire la Missa Pontificalis di Lorenzo Perosi, patrimonio del vecchio coro, per la festa di settembre.
Divisi in gruppi, ognuno con un coordinatore nominato dal maestro, i cantori si sono ritrovati per tutta l'estate preparando le parti della messa. A settembre l'esordio che ha ottenuto successo di pubblico e soddisfazione per i partecipanti.
La decisione è stata unanime: continuiamo.
Si è quindi formalmente costituita un'associazione, con proprio statuto, organismo direttivo e registrazione all'albo del Comune e dal 31 ottobre 2007 è ufficialmente nato il "Coro della Collegiata di S. Andrea di Montecarlo".
E' bello vedere la partecipazione convinta di tante persone, diverse tra loro per sesso, età, condizione sociale, lavoro, ideologie. Il canto unisce tutta questa gente che fino alla scorsa estate magari si salutava a malapena attraversando la piazza ed oggi invece sono pacche sulle spalle e saluti festosi per ricordare l'appuntamento settimanale "allora ci si vede mercoledì?"
E' bello....non solo perchè è bello fare musica, ma perchè lo facciamo usando lo strumento più immediato, la voce, lo strumento a disposizione di tutti, anche di coloro che non hanno studiato musica e che cantano solo per passione.
E cantando si superano le diffidenze e le differenze e si scoprono tanti lati sconosciuti di persone che mai avremmo pensato fossero così.
Naturalmente l'anima del coro è Gabriele, con la sua competenza e professionalità e con la sua simpatia, che conserva intatta la vitalità e la freschezza dei vent'anni anche se ne ha più di 50 e che riesce, non so per quale dono innato, con poche parole e pochi esempi, a tirar fuori la musicalità e l'espressione da tutta questa gente, curando anche la tecnica vocale. Ho imparato più da lui in questi mesi che in due anni al Conservatorio al corso di esercitazioni corali.
Nel corso dell'anno sono state organizzate varie manifestazioni, dal concerto di Capodanno con musiche tradizionali e natalizie e l'accompagnamento dei giovani strumentisti della Filarmonica Puccini, alla liturgia pasquale con la Messa in Do di Charles Gounod, oltre a qualche matrimonio.
Lo scoglio più grosso è stato lo studio dell'oratorio Giovanni Battista-La nascita per Soli, Coro ed Orchestra.
Il maestro Dino Menichetti iniziò a scriverlo nel 1959, prevedendo tre parti: La Nascita, La predicazione di Giovanni, La morte di Giovanni e pianto dei discepoli. Di queste, dal 1959 al 1992 ne ha completata solo una, la prima che, come da lui riportato, "può stare come lavoro musicale a sè". E' un lavoro molto bello e molto difficile, con cambiamenti di tempo, note alterate che non portano a modulazione ma producono intervalli volutamente dissonanti, tantissimi gruppi irregolari (per seguire le parole ) che tendono a confondere a livello ritmico.
La prima esecuzione in Duomo a Pistoia è andata benino, anche se non perfetta. Prevista la replica in Cattedrale a Pescia la sera del 24 giugno.
I prossimi impegni vedono il coro al lavoro su un repertorio profano cinquecentesco. Balletti, villanelle, frottole, di vari autori, da Gastoldi a Banchieri, per dimostrare una vocalità diversa ed una capacità di eseguire programmi di varie epoche.
Ma di questo racconterò la prossima volta.....

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