domenica 8 giugno 2008

"IL PASCIUTO NON CREDE AL DIGIUNO"


A Roma si è conclusa nei giorni scorsi la conferenza mondiale della FAO sulla "Sicurezza Alimentare". Alla fine delle estenuanti trattative i 183 paesi membri hanno approvato, per acclamazione, una dichiarazione finale che, se mette sul piatto un consistente aumento delle somme destinate ad affrontare l'emergenza alimentare, di fatto, non ha trovato un piano comune d'azione sul lungo periodo.
Le critiche e le riserve non vengono solo dai paesi sudamericani e dalle ONG indipendenti, ma perfino dal Vaticano. Infatti l'Osservatore Romano, organo della Santa Sede, scrive "Tante parole, nessuna soluzione".
Queste riflessioni mi vengono dall'aver ricevuto nei giorni scorsi la lettera proveniente dal Burkina (in foto), tali ringraziamenti inviati, fra gli altri, a me, in realtà io intendo girarli a quanti a San Salvatore e Montecarlo hanno contribuito più di me al finanziamento delle iniziative in Africa, io ho solo accompagnato il Sindaco in visita a Montecarlo.
Circa 26.000 euro trasferiti da Montecarlo a Tougouri in tre anni sono un risultato soddisfacente, (un lavoratore in Burkina guadagna circa 25/30 euro al mese), ma le notizie che sentiamo tutti i giorni sul petrolio a 140 dollari e sul raddoppio dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità, (riso, grano, miglio), non consentono distrazioni.
Che cosa succederà nei prossimi anni ? qui non è più questione di iniziative folcloristiche o di carità cristiana ma è il momento delle "decisioni politiche" .
La sicurezza alimentari ed i livelli minimi di vita si vincono con microcredito, progetti di svuluppo locali, ottimizzazione delle coltivazioni alimentari, pace, giustizia..............
Illusori sono i progetti per la modifica del Codice Penale, se questa massa di disperati li aspettiamo sulle nostre spiagge invece che recarci prima nei loro villaggi.

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