venerdì 27 giugno 2008

Storia & Tradizioni_ La Battaglia di Altopascio. II Parte



Se le avanguardie guelfe occuparono il colle di Cercatoia all’alba dell’11 settembre 1325 è logico supporre che la più mobile ed agguerrita cavalleria lucchese si sia lanciata all’attacco giù per il colle di Montecarlo per soverchiare il nemico prima dell’arrivo del grosso della fanteria fiorentina.
Sul principio i soldati di Firenze ebbero la meglio ma l’arrivo nella mischia dello stesso Castruccio, alla guida dei suoi veterani tedeschi, ribalto il seguito dello scontro, le truppe del Cardona furono sconfitte e disperse.
E’ facile supporre che, iniziata la battaglia , l’esercito fiorentino si sia messo in marcia compatto, forte dei suoi diecimila uomini, muovendo dalla Badia di Pozzeveri in direzione nord, attraverso la via Romana e le attuali località di Bilucio-Andrei-Micheloni nel tentativo di trasformare “ La battaglia del Cerruglio” nello scontro risolutivo di questa campagna militare.
In tal caso la scarsa conoscenza del territorio e la presenza di zone boscose (7) lo fece trovare di fronte ad un ostacolo insormontabile per una nutrita schiera che non si volesse esporre scoperta al tiro nemico, il tortuoso e scosceso rio S. Gallo, costringendolo a fare dietrofront e rimandando la battaglia finale ad altro momento.
La sconfitta patita, l’impossibilità di costringere il nemico ad uno scontro campale aperto, ma soprattutto l’arrivo di nuovi rinforzi per i lucchesi consigliarono ai condottieri fiorentini di ripiegare con tutto l’esercito verso una località più difendibile.
Mentre le forze guelfe erano in marcia di ripiegamento il giorno 23 settembre 1325, probabilmente in ordine sparso, Castruccio Castracani gli piombo addosso nei pressi di Altopascio con tutta la rapidità e la forza dei suoi cavalieri . Una schiera minore di numero ma più mobile, agguerrita e motivata ebbe ragione del disordine e dell’approssimazione dell’esercito del Cardona, trasformando lo scontro nella grande vittoria ghibellina.
Lo sbandamento e la disorganizzata ritirata dei fiorentini si trasformo in una fuga precipitosa per la salvezza personale verso i boschi delle Cerbaie.(8)
Al calare delle tenebre del 23 settembre 1325 migliaia di combattenti guelfi erano morti e feriti ed altrettanti caddero prigionieri della fanteria ghibellina scesa in forze dal colle di Montecarlo a rastrellare il campo di battaglia.(9)
In quale località si sarà effettivamente svolto l’impatto principale fra i due eserciti ? fra Porcari ed Altopascio o fra Altopascio ed i boschi delle Cerbaie ?
L’intenzione dei fiorentini di spostare l’accampamento verso Fucecchio, ma soprattutto la conformazione del terreno, pianeggiante e privo di fossi, mi fanno pensare che Castruccio scegliesse di attaccare in forze nel tratto di terreno fra il castello di Altopascio e prima del folto del bosco, all’incirca fra in camposanto e la località di Chimenti.Un’immagine più suggestiva sposterebbe lo scontro fra la Badia ed Altopascio presso il rio Carnaio, nei pressi dell’attuale grande quercia in località Gossi, ma è un’ipotesi fantasiosa il “Rivum Carnarium” è luogo rammentato negli atti di Vivinaia fin dal 1254 (10).
Le cronache medioevali si soffermano con particolari sulla grandezza della vittoria lucchese, sullo scoramento dello schieramento guelfo, e sul pericolo che in seguito....
NOTE 9) Il rio S. Gallo nasce diviso in due rami dal colle di Montecarlo, il rio del Passo a Lucca nasce presso la Crocetta nei pressi della località La Nina, mentre il rio Strigaio nasce in località Fontana di Ghenghere nel bosco dei Comunali, i due fossi confluiscono formando il S. Gallo presso l’attuale campo sportivo ed il rio scorre verso sud dividendo il colle di Cercatoia dall’antico piano di S. Gallo per trasformarsi in rio Rapecchio quando entra nel territorio di Altopascio per confluire, infine, nell’alveo del padule di Bientina. Mentre il piano di S. Gallo risulta essere zona già coltivata in atti di Vivinaia del 1255, la parte a nord ovest della Cercatoia è rimasta zona boscosa ed incolta fino alla metà del XVI secolo. Il rio prende il nome probabilmente da una edicola in onore del santo Gallo monaco irlandese vissuto nel VII secolo.
(8) Una immagine emozionale di quello che possono aver provato i soldati impegnati nella sanguinosa battaglia la ha resa un film amatoriale girato alcuni anni fa ad Altopascio, “Il Caldaio di Sibolla”.
9) E’ verosimile che per un esercito di migliaia di uomini in fuga, la scarsa conoscenza del territorio circostante ed il passo obbligato sul canale Usciana a Ponte a Cappiano si siano trasformati in una vera e propria trappola.
I molti prigionieri vennero portati in catene a Lucca per chiederne il riscatto alle rispettive famiglie, secondo il costume dell’epoca, con il cui denaro furono pagate le numerose bande di assoldati mercenari.
10) Ringrazio il dottor Sergio Nelli dell’Archivio di Stato di Lucca per le informazioni toponomastiche e archivistiche fornitemi. Per quelle riguardanti il rio Carnaio vedi la pubblicazione “Le Pergamene di Vivinaia, Montechiari, San Piero in Campo” a cura di Mario Seghieri. Il Rio Carnaio, (cannaio) nasce dalla zona del Teso, attraversa la via Romana a Gossi e prosegue in direzione del padule. Se evento guerresco gli ha dato nome esso si riferisce certamente a epoca precedente alla battaglia di Altopascio.

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