venerdì 18 luglio 2008

Storie & Tradizioni_ Sogni d'estate. Da Montecarlo a Monte-Carlo (di Monaco)


Siamo in estate tempo di ferie, di viaggi, di frivolezze e sogni.
In questo clima si può inserire uno scritto di alcuni anni fà "leggero e fantasioso" ed inedito ma speranzoso di maggiori contatti fra i due Montecarlo della nostra Europa.

MONTE CARLO DI MONACO- MONTECARLO DI LUCCA
Nel mondo in nazioni diverse vi sono città e paesi che portano lo stesso nome a volte casualmente altre volte perché fondate da emigranti che hanno voluto dare alla loro nuova città lo stesso della loro città di origine.
Però in tutto il globo vi sono poche località che si chiamano Monte Carlo . Una è la nota località turistica della costa azzurra situata nel Principato di Monaco. L’altra è un piccolo borgo medioevale situato sopra una collina nell’alta Toscana in provincia di Lucca.
Apparentemente solo il nome in onore di sovrani di nome Carlo accomuna queste due lontane località. Monte Carlo di Monaco fondata sul colle “Des Spelugues” per volere del Principe Carlo III Grimaldi alla metà dell’ottocento, Montecarlo d’Italia fondata per volere della Repubblica di Lucca nel 1333 sul colle del Cerruglio in onore dell’ Imperatore Carlo IV di Boemia della casata di Lussemburgo.
La prima conosciuta in tutto il mondo come polo di attrazione internazionale e centro turistico molto famoso che accoglie ogni stagione migliaia di visitatori che vengono a visitarlo per il suo mare, ma soprattutto per le sue attrezzature ricreative fra cui il famosissimo casinò.
La seconda conosciuta in un ambito più locale come antico castello e borgo medioevale dalle mura di cinta intatte intervallate da torri, ma soprattutto per il suo vino e per l’olio prodotti di una verde e boscosa campagna che circonda il paese e che garantisce al visitatore una villeggiatura più lenta e riposante .
Cosi diversi ma con alcune similitudini che non possono sfuggire ad un osservatore più attento.


Entrambi fondati in tempi antichissimi, (Il “rocher” di Monaco e la “rocca” del Cerruglio”) sopra una collina per controllare il tratto di territorio circostante, -Monaco il tratto di costa ligure-provenzale, il Cerruglio la via Francigena Romea sul confine fra le rivali città di Lucca, Pisa e Firenze-.
Tutte e due appartenenti a due famosissime famiglie nobili: I Grimaldi di Monaco il cui casato da oltre 500 garantisce la libertà di questa terra ed i Medici di Firenze che sempre custodirono la fortezza di Montecarlo, con frequenti visite di Granduchi, come baluardo di difesa ad occidente dello stato di Firenze.
Concordi oggi nel perseguire il loro futuro come luogo turistico e residenziale nel rispetto della difesa del proprio ambiente per una migliore qualità della vita dei cittadini residenti e dei loro visitatori.
Se tutti conoscono le caratteristiche di Montecarlo di Monaco continuamente alla ribalta dei media internazionali ecco alcune delle comuni caratteristiche di una Montecarlo di Lucca più nascosta e silenziosa.
Sul punto più alto della collina di Montecarlo si trova la Fortezza del Cerruglio, una solida costruzione in pietra e mattoni dalle cui torri si spazia a trecentosessanta gradi sulla piana di Lucca, la Valdinievole, la valle dell’Arno e l’appennino tosco-emiliano.
Edificata in più riprese nel XIV secolo per volere dell’Imperatore Carlo IV , nel primo quattrocento ad opera del Signore di Lucca Paolo Guinigi, ed infine alla metà del XVI completata da Cosimo I dei Medici che venne personalmente a Montecarlo a sovrintendere ai lavori nel giugno del 1556.
Sotto alla fortezza si trova la Piazza d’Armi un ampio spazio seicentesco usato per le esercitazioni dei soldati e dove ogni anno a settembre si svolge la più famosa, frequentata e caratteristica festa di Montecarlo in onore dei vini locali.
All’interno del Castello abita oggi la famiglia Menchini-Pardocchi, attuali proprietari della fortezza da circa un secolo e giunta in loro possesso dopo vari passaggi a seguito della smilitarizzazione voluta alla fine del settecento dal Granduca Pietro Leopoldo.
Gli eredi dell’avvocato livornese Luigi Pardocchi hanno sapientemente restaurato l’ampio complesso architettonico ed oggi lo valorizzano con visite, iniziative culturali e mostre. L’attuale “Castellana” è Letizia Menchini una giovane imprenditrice plurilingue che dopo aver studiato a Bruxelles dedica oggi la sua attività alla rinascita del castello dei suoi antenati.
Nella fortezza del Cerruglio non manca neppure una piccola cappella dedicata a S. Barbara e nella “Torre dell’Apparizione” un salone con caminetto ove il Castellano riceveva gli ospiti di riguardo ed oggi residenza privata dei Menchini-Pardocchi.
Il castello di Montecarlo ospita anche iniziative folcloristico-rievocative. Ha un “piccolo esercito” di soldati medievali composto dai figuranti del Gruppo Storico Montecarlese che montano la guardia in particolari occasioni e durante le varie feste medioevali. Ma la Fortezza del Cerruglio ha anche una sua “guardia d’onore” formata dai componenti dell’associazione che da alcuni anni, insieme ai proprietari ed al Comune di Montecarlo, si prodigano per la conoscenza e la valorizzazione di questa possente fortificazione.
Negli anni 20” dello scorso secolo a Montecarlo, da parte della famiglia di origine piemontese i Cagnasso, vi fù il tentativo di aprire un Casinò in una bella villa in stile Liberty, ma le rigide leggi fasciste dell’epoca lo impedirono. La Villa Mimosa rimase una residenza di signori di campagna ed ospito nel 1929 lo scienziato Guglielmo Marconi.
In entrambe “le Montecarlo” oggi i cannoni tacciono e gli operosi abitanti si dedicano ad attività d’accoglienza con alberghi, ristoranti, musei ed altre attrattive ricreative.
Tutte e due, (con la debita proporzione) sono divenute tranquilla residenza di cittadini provenienti da ogni parte del mondo che con la loro cultura cosmopolita li lancia verso un terzo millennio di speranza e prosperità.
La il mare,i grattaceli e l’incombente montagna, qua la distesa di vigne, i rigogliosi boschi e le Pievi medioevali.
Un solo rimpianto da parte dei Toscani un maggior scambio culturale fra le due realtà diverse ma con diverse similitudini ed il vanto di chiamarsi Monte di Carlo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

interessante... anche se qualche virgola in più sarebbe a mio parere gradita...

Anonimo ha detto...

allora via con un gemellaggio meno storico e più produttivo e chiediamo al berlusca ed ai proprietari della villa Cagnasso di farci aprire un piccolo casinò di lucchesia... il nome c'è!

Anonimo ha detto...

altro che casino' a ferragosto c'aperta solo la farmacia a montecarlo,bar chiuso tabacchi chiuso gemelliamoci alberto carolina e stefanie che farebbero?