Oggi ricorre il 4 novembre, novanta anni fa finiva la grande guerra con l'armistizio e la Vittoria dell'Italia e delle potenze alleate nella prima gueera mondiale.
Queste poche parole da noi imparate sui banchi di scuola non ci permettono di rendersi conto di quanto accaduto in quegli anni nel nostro paese, e dei sacrifici patiti da quelle generazioni di giovani italiani.
“Caddero per una più grande Italia, guerra 1915-1918 Montecarlo orgogliosa ne ricorda i suoi nomi” stà scritto sulla grande lapide bianca situata sulla facciata dell'ex.convento prospicente la Piazza Carrrara . Orgogliosi i montecarlesi lo furono ma a noi, quesi seicentomila morti in tutta Italia e quei 65 nomi, si 65 giovani montecarlesi di tutte le estrazioni sociali e di tutto il territorio comuinale che in cosi gran numero persero la vita in tale conflitto, oggi suscitano rispetto ma sopratutto tristezza per tanti vite spezzate, sacrifici, feriti, mutilati, povertà.
E tutti noi ci domandiamo oggi se non vi fosse, anche allora, un'altra strada, meno cruenta per ridisegnare l'Europa del tempo.
Di quei combattenti siamo i nipoti, ed anche i bisnipoti, ed adesso ci resta il compito non solo di onorare questi caduti, ma di non far cadere nell'oblio il loro ricordo ed il loro sacrificio.
Anche perchè un'Italia più grande ce la lasciarono davvero, non solo con maggiore territorio, (la liberazione del Ttrentino e della Venezia Giulia e l'invasione del Sud-tirolo), ma con una posizione di maggior rispetto nella politica internazionale e con un migliore senso dell'Unità Nazionale da parte dei suoi cittadini.
Le successive vicende storiche e politiche del nostro paese hanno mandato in disuso e, quasi reso antipatiche, parole come Patria, l'inno di Mameli e l'esposizione del tricolore.
Adesso tutto questo è passato, il rischio di disgregazione localistica, il comune sentirsi all'interno di un'unica nazione europea, e la lodevole azione di lungimiranti italiani, (fra tutti il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi), hanno restituito il giusto posto e rispetto a questi simboli nazionali.
La nozione di Patria, il rispetto per l'Esercito, l'esposizione del Tricolore il canto dell'inno di Mameli hanno restituito tutto ciò da una percezione di parte a giusto senso dell'orgoglio nazionale.
E tornando a questo 4 novembre 2008 voglio farvi notare quanto nel nostro paese siano ancora presenti i simboli che rammentano quel sacrificio. Non solo la lapide dei caduti: ma anche il monumento alle vittime i della prima guerra mondialie che troneggia nella piazzetta centrale, ed infine il parco della rimembranza di piazza Garibaldi e via Nuova.
Quegli alberi non sono stati piantani per farci del fresco ma a ricordarci che tanti giovani sono morti perchè avessimo un posto al sole.
Allora perchè non ricordarsi di loro, perchè non restaurare la lapide, perchè non parlare ai nostri studenti e giovani di loro, perchè non completare il monumento ai caduti nelle parti mancanti, perchè non piantare un “nuovo parco” della rimembranza con querce secolari che ricordino a tutti che questo è un paese che ha fatto tante guerre ma che sopratutto ama vivere in pace.
martedì 4 novembre 2008
Pensieri Liberi_ Caddero per una più grande Italia
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2 commenti:
Caddero per un Italia Migliore, più libera e più grande. Caddero per liberarci dal nemico austroungarico che indebitamente ocuupava una parte d'Italia. La grande guerra fu oer il nostro Paese un momento di grande importanza per gettare le fondamenta della Nazione che oggi conosciamo. Fu anche il primo momento in cui uomini del sud e del nord lottavamo insieme pe il Paese, ma sopratutto fu anche la prima volta che questi persone stavano insieme dopo l'Unità d'Italia. Dialetti diversi, facce sempre sospettose ordini difficili da dare, paura del nemico che a Caporetto sembrava aver messo fine all'Esercito Italiano. Male armati, nessun addestramento "spesso ci sentivamo solo carne da macello...e pensa nipote mio- amava dire mio nonno Angelo- non una sola volta abbianmo pensato alla morte.Impavidi, smepre più avanti e sempre più forti tra quelle trincee scure e tristi ilnostro obiettivo era dare unn futuro migliore alla giovane Italia".Ricordi di un militare che quella guerra l'aveva combattuta. cruenta, dura e selvaggia...Certo è stata definita la guerradi posizione, visto che si combatteva nelle trincee...Ma se pensiamo che la Croce Rossa è nata proprio in quel periodo a causa dei cruenti scontri corpo a corpo.. possiamo solo immaginare quantodiro fosse stare lì...erano giovani e volevano darci un futuro e ci sono riusciti...A tutte le Forze Armate e i Militari di ogni Ordine e Grado e ai nostri concittadini Montecarlesi, va il mio personale ringraziamento per il sacrificio estremo. A noi uomini e donne di questi tempi, va l'onere di mantenere vivo il ricordo di quelle gesta e fare nostro il loro insegnamento: mai più guerre per dirimere le questioni tra popoli. ONORE alle Forze Armate Italiane e a tutti i Caduti! W l'ITALIA!
Caddero per un Italia Migliore, più libera e più grande. Caddero per liberarci dal nemico austroungarico che indebitamente ocuupava una parte d'Italia. La grande guerra fu oer il nostro Paese un momento di grande importanza per gettare le fondamenta della Nazione che oggi conosciamo. Fu anche il primo momento in cui uomini del sud e del nord lottavamo insieme pe il Paese, ma sopratutto fu anche la prima volta che questi persone stavano insieme dopo l'Unità d'Italia. Dialetti diversi, facce sempre sospettose ordini difficili da dare, paura del nemico che a Caporetto sembrava aver messo fine all'Esercito Italiano. Male armati, nessun addestramento "spesso ci sentivamo solo carne da macello...e pensa nipote mio- amava dire mio nonno Angelo- non una sola volta abbianmo pensato alla morte.Impavidi, smepre più avanti e sempre più forti tra quelle trincee scure e tristi ilnostro obiettivo era dare unn futuro migliore alla giovane Italia".Ricordi di un militare che quella guerra l'aveva combattuta. cruenta, dura e selvaggia...Certo è stata definita la guerradi posizione, visto che si combatteva nelle trincee...Ma se pensiamo che la Croce Rossa è nata proprio in quel periodo a causa dei cruenti scontri corpo a corpo.. possiamo solo immaginare quantodiro fosse stare lì...erano giovani e volevano darci un futuro e ci sono riusciti...A tutte le Forze Armate e i Militari di ogni Ordine e Grado e ai nostri concittadini Montecarlesi, va il mio personale ringraziamento per il sacrificio estremo. A noi uomini e donne di questi tempi, va l'onere di mantenere vivo il ricordo di quelle gesta e fare nostro il loro insegnamento: mai più guerre per dirimere le questioni tra popoli. ONORE alle Forze Armate Italiane e a tutti i Caduti! W l'ITALIA!
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