Si sa che le persone (o almeno quasi tutte) per vivere vanno a lavorare. C'è chi fa il dottore, c'è chi fa l'avvocato, chi fa l'operaio e chi il minatore. Tutti, più o meno, guadagnano, tutti, più o meno, lavorano. Ecco, proprio riguardo a ciò occorre fare una distinzione: l'avvocato e il dottore "fanno una professione", gli altri due, disgraziati, "lavorano". E qua, dove (almeno così dicono) vige una ligia meritocrazia, i più meritevoli hanno avuto la pensata geniale di interpretare nel migliore dei modi tale distinzione.
Diciamo a questo punto che da annettere al dottore e all'avvocato ci sono anche gli insegnanti, che tuttavia, nonostante "professino" la loro conoscenza, cercano di fare il loro onesto "lavoro". Insomma: scuola pubblica americana? Ok, tutto quello che vuoi, ma ho visto di peggio. Fa eccezione lui: 5° periodo. Che dopo varie scampagnate in lungo e in largo per il campo, ci porta in palestra. Lì risiede una persona, o personal trainer, con una maglietta grigia con scritto Lobo(l'animale simbolo della scuola)-Football. Tanto per dare un'idea di chi sia l'individuo che colma tale t-shirt, dico solo che i suoi bicipiti, a occhio e croce, sono più grandi delle sue cosce. Per di più tiene continuativamente le braccia conserte, che di certo non aiuta ad affermare il contrario. Diciamo che due o tre "lavoretti" così a perditempo lui se li è fatti. E di certo i suoi successori non possono essere da meno. Così si arriva in palestra e formate le coppie, si va verso un'ora e un quarto di "duro lavoro". I due coach, appena arrivati, assistono sprezzanti a quel massacro di fatica. E anche questo "lavoro", come ogni altro, lo fai perchè ti serve, e la ragione del bisogno non conta. Altrimenti saresti già a mangiare il sandwich che con tutta la cura viene preparato ogni mattina, prima di andare a scuola. E invece arrivi a pranzo, in ritardo perchè Mister Muscolo non è mai contento, che quel tramezzino fai fatica ad alzarlo. Ma , d'altra parte, l'etica del "lavoro" si impara sin da piccoli e allora qua, già dall'high school, c'è qualcuno che ti spiega che forse è meglio andare al College e imparare a "fare una professione" piuttosto che continuare a "lavorare". Sì perchè qua se nessuno ve l'avesse ancora detto, non si "va" in palestra, si "lavora" in palestra, e interpretare la differenza non è poi così difficile.
P.S.: A fine sessione, però, manca una cosa. Infatti ci dirigiamo misteriosamente verso lo spogliatoio. Si vede che Mister Muscolo non ha bisogno di ringraziare il Signore...
Jacopo.
Diciamo a questo punto che da annettere al dottore e all'avvocato ci sono anche gli insegnanti, che tuttavia, nonostante "professino" la loro conoscenza, cercano di fare il loro onesto "lavoro". Insomma: scuola pubblica americana? Ok, tutto quello che vuoi, ma ho visto di peggio. Fa eccezione lui: 5° periodo. Che dopo varie scampagnate in lungo e in largo per il campo, ci porta in palestra. Lì risiede una persona, o personal trainer, con una maglietta grigia con scritto Lobo(l'animale simbolo della scuola)-Football. Tanto per dare un'idea di chi sia l'individuo che colma tale t-shirt, dico solo che i suoi bicipiti, a occhio e croce, sono più grandi delle sue cosce. Per di più tiene continuativamente le braccia conserte, che di certo non aiuta ad affermare il contrario. Diciamo che due o tre "lavoretti" così a perditempo lui se li è fatti. E di certo i suoi successori non possono essere da meno. Così si arriva in palestra e formate le coppie, si va verso un'ora e un quarto di "duro lavoro". I due coach, appena arrivati, assistono sprezzanti a quel massacro di fatica. E anche questo "lavoro", come ogni altro, lo fai perchè ti serve, e la ragione del bisogno non conta. Altrimenti saresti già a mangiare il sandwich che con tutta la cura viene preparato ogni mattina, prima di andare a scuola. E invece arrivi a pranzo, in ritardo perchè Mister Muscolo non è mai contento, che quel tramezzino fai fatica ad alzarlo. Ma , d'altra parte, l'etica del "lavoro" si impara sin da piccoli e allora qua, già dall'high school, c'è qualcuno che ti spiega che forse è meglio andare al College e imparare a "fare una professione" piuttosto che continuare a "lavorare". Sì perchè qua se nessuno ve l'avesse ancora detto, non si "va" in palestra, si "lavora" in palestra, e interpretare la differenza non è poi così difficile.
P.S.: A fine sessione, però, manca una cosa. Infatti ci dirigiamo misteriosamente verso lo spogliatoio. Si vede che Mister Muscolo non ha bisogno di ringraziare il Signore...
Jacopo.
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