mercoledì 5 novembre 2008

Pensieri Liberi_ Raccolta differenziata porta a porta: prime considerazioni


Partirà nei prossimi giorni a Montecarlo la raccolta differenziata. Non vi è dubbio alcuno sul fatto che si tratti di uno degli strumenti più moderni e culturalmente avanzati per riuscire ad affrontare un problema enorme qual'è la gestione dei rifiuti. L'eterna lotta tra incenetoristi e discarichisti trova dunque nella raccolta differenziata porta a porta un nuovo outsider. Infatti credo che la maggior parte dei cittadini normali vi sia stata una notevole presa di coscienza sull’importanza che riciclare i rifiuti riveste in termini di minor utilizzo delle risorse fondamentali del pianeta. Quello che però manca a questo sistema è il virtuosismo di sindaci e amministratori, i quali in molti casi cercano solo di salire sul carro di un tema a loro imposto da eventi esterni più che per convinzione reale. Questa affermazione, certamente forte, è però avvalorata da alcune considerazioni di carattere tecnico che provo brevemente a porre al centro del dibattito. La raccolta differenziata necessita, come tutte le filiere di produzione, di adeguate e mirate infrastrutture e soprattutto di uno sbocco concreto all’interno dei cicli produttivi dove merci che devo essere rigenerate devono essere poi collocate. In particolare mi riferisco ad impianti di selezione e compostaggio di cui ancora oggi il nostro territorio è scoperto, tant’è che il materiale cosiddetto umido viene caricato sui camion dell’Ascit e portato in discariche a centinaia di chilometri vanificando, da un punto di vista economico, l‘impegno che i cittadini profergono nel far aumentare i dati sulla raccolta differenziata. Per quanto riguarda il mercato dei materiali riciclati mi sembra doveroso informare che ad oggi tra multinazionali tedesche e navi cinesi, per la stragrande maggioranza di questi prodotti, i cittadini italiani pagano per smaltire queste merci e poi ripagano per i prodotti cinesi che sono realizzati con i nostri rifiuti per i quali abbiamo pagato lo smaltimento!!! Queste situazioni paradossali sono state confermate anche nella riunione svolta a S. Salvatore da Amministratori Comunali e Tecnici dell’Ascit. Tutta questa situazione deve essere invertita anche perché sennò, sempre i nostri politici, cercheranno di sembrare bravi a sviluppare queste dinamiche, superbravi nello sbandierare il 55, 75, 95 e 125% della raccolta differenziata, ma non CALERANNO mai la tassa che noi cittadini dobbiamo pagare. Concludendo: primo di tutto complimenti all’Ascit e all’Amministrazione per aver avviato questo percorso. Prima del prima di tutto però serve: iniziare una lotta concreta e seria per la riduzione dei rifiuti alla fonte, visto che Montecarlo è passato dal 1.8000.000 kg di rifiuti smaltiti alla fine anni 90 ai 2.200.000 kg attualmente conferiti in discarica con una popolazione stabile da un punto di vista demografico; insistere presso la provincia affinché venga finalmente realizzato un serio e moderno impianto di selezione e compostaggio per evitare di portare a Mantova o Verona o Montespertoli le bucce delle patate ecc. pagando viaggi e conferimenti alle discariche; favorire la nascita di aziende, anche attraverso le riconversioni industriali, che siano in grado di riciclare i rifiuti rendendoli materie prime in modo da smetterla di regalare soldi a cinesi, tedeschi ecc….Ed infine, ma sicuramente non meno importante, far corrispondere all’aumento delle percentuali della raccolta differenziata, una riduzione della tassa per i cittadini, perché in fondo sono loro che permettono ai politici di farsi belli e riempirsi la bocca di meriti che spesso non hanno.

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