Ha appena terminato il suo discorso di augurio il nostro presidente Napolitano che le note di Mameli mi ridestano di colpo l'attenzione, tanto mi sono distratto alle prese con i fornelli, che alla fine mi sono perso non solo il finale dell'augusta giaculatoria repubblicana... francamente, la pioggia fine che batte fuori dalla finestra, mi ha più volte catturato i pensieri come se il picchiettare sui vetri e nella strada dessero voce ai colpi che la memoria bussa alla coscienza per presentare il conto di questo 2008... 2008 cavolo, quanto mi manca il 19... dirlo, sentirlo, scriverlo, leggerlo...
La televisione a getto continuo regala immagini di metropoli immense e lontane dove la mezzanotte è scoccata da un pezzo e penso a quelle genti lontane che già si sono strette l'una all'altra abbracciandosi e baciandosi nell'illusione e nella speranza che l'anno che verrà non sia peggiore – e non “che sia migliore...” - di quello che l'ha appena preceduto...
Altre immagini corrono e tra grattacieli che si illuminano alla luce di mille fuochi d'artificio che regalano sorrisi e stupore intravedo il fumo e i fuochi di mille roghi, figli dei missili e delle bombe, che donano lacrime e sangue devastando i resti di quella terra che Don Ildo anni fa mi insegnò a riconoscere e ricordare come la Terra Santa...
Rimescolo e preparo poche pietanze per due persone, mentre la febbre non me la lascia nemmeno stare accanto, eppur la testa trova modo per divagare lontano da queste mute pareti, pensando all'eterno dramma che attanaglia la storia degli uomini, la nostra, dove la morte e la guerra si sono fatti oramai costanti cosi quotidiane, da rendere inconcepibile una singola giornata che ne sia priva... ehi respira, sospira! che ci pensano le cappesante in forno a reclamare tutto lo spirito umanitario che c'è in te stasera... non vedi che mentri pensi ai destini della terra il palcoscenico del dolore ha lasciato il posto alle cosce di buona domenica formato ultimo dell'anno??? chi sei tu per restare sintonizzato sul canale del triste e dell'ingiusto???
Il mondo è in guerra da anni anche se accanto a me non piovono le bombe, il mondo è in grave crisi economica e finanziaria anche se ancora riempio i piatti ed il termosifone sussulta proteggendomi dal ghiaccio, il mondo uccide per mano delle armi, delle malattie, della fame eppure accanto a me chi soffre lo fa ancora per quanto può nella compostezza del silenzio di un antico e profondo senso della propria dignità...
Ma non sai pensare ad altro mentre prepari questi crostini che certo non si aspettavano le mani di un uomo? Oppure pensare a quello che hai fatto o che non hai fatto “tu” quest'anno per migliorare un poco le cose, fossero anche quelle attorno a casa tua o delle persone che conosci e più frequenti, è un pensiero cui rifuggi e che ti inquieta??? Guardati, mentre versi la besciamella sulle crespelle, mica sei in confessionale, o no...
Hai fatto, hai dato, hai contribuito, lo sai... anche oltre i tuoi doveri e la tua vena volontaristica e filantropica che tanto ti rassomiglia alla magnifica gente della tua terra.... sei quel che hai donato perchè nella vita hai sempre amato, sebbene l'incertezza di non avere fatto davvero tutto il possibile non ti lascia completamente tranquillo, pacificato...
Non ti preoccupare proprio adesso però, che il tutto è pronto e c'è qualcuno che ti chiama dal letto con un soffio di voce... vai da lei, che per poter fare di più, già da domani ogni giorno sarà buono... Auguri non scontati allora, auguri a tutti voi lettori de Il Tordo ed compaesani della unica inimitabile Montecarlo.. Auguri a ciò che vi fa battere il cuore, auguri per tutto ciò che vi pulsare il sangue nelle vene e vi spinge ogni giorno che Dio ci concede ad alzarci e cominciare una nuova pagina di questo romanzo breve che è la vita... Dedichiamolo il capitolo del 2009 che s'apre innanzi a noi all'amore, alla sua forza, alla sua grandezza, a coloro che ne beneficeranno ed a coloro che per loro scelta d'odio se ne vorranno privare... anche voi sarete sempre quel che avrete donato, se nella vita avrete soprattutto amato...
Vittorio Fantozzi
La televisione a getto continuo regala immagini di metropoli immense e lontane dove la mezzanotte è scoccata da un pezzo e penso a quelle genti lontane che già si sono strette l'una all'altra abbracciandosi e baciandosi nell'illusione e nella speranza che l'anno che verrà non sia peggiore – e non “che sia migliore...” - di quello che l'ha appena preceduto...
Altre immagini corrono e tra grattacieli che si illuminano alla luce di mille fuochi d'artificio che regalano sorrisi e stupore intravedo il fumo e i fuochi di mille roghi, figli dei missili e delle bombe, che donano lacrime e sangue devastando i resti di quella terra che Don Ildo anni fa mi insegnò a riconoscere e ricordare come la Terra Santa...
Rimescolo e preparo poche pietanze per due persone, mentre la febbre non me la lascia nemmeno stare accanto, eppur la testa trova modo per divagare lontano da queste mute pareti, pensando all'eterno dramma che attanaglia la storia degli uomini, la nostra, dove la morte e la guerra si sono fatti oramai costanti cosi quotidiane, da rendere inconcepibile una singola giornata che ne sia priva... ehi respira, sospira! che ci pensano le cappesante in forno a reclamare tutto lo spirito umanitario che c'è in te stasera... non vedi che mentri pensi ai destini della terra il palcoscenico del dolore ha lasciato il posto alle cosce di buona domenica formato ultimo dell'anno??? chi sei tu per restare sintonizzato sul canale del triste e dell'ingiusto???
Il mondo è in guerra da anni anche se accanto a me non piovono le bombe, il mondo è in grave crisi economica e finanziaria anche se ancora riempio i piatti ed il termosifone sussulta proteggendomi dal ghiaccio, il mondo uccide per mano delle armi, delle malattie, della fame eppure accanto a me chi soffre lo fa ancora per quanto può nella compostezza del silenzio di un antico e profondo senso della propria dignità...
Ma non sai pensare ad altro mentre prepari questi crostini che certo non si aspettavano le mani di un uomo? Oppure pensare a quello che hai fatto o che non hai fatto “tu” quest'anno per migliorare un poco le cose, fossero anche quelle attorno a casa tua o delle persone che conosci e più frequenti, è un pensiero cui rifuggi e che ti inquieta??? Guardati, mentre versi la besciamella sulle crespelle, mica sei in confessionale, o no...
Hai fatto, hai dato, hai contribuito, lo sai... anche oltre i tuoi doveri e la tua vena volontaristica e filantropica che tanto ti rassomiglia alla magnifica gente della tua terra.... sei quel che hai donato perchè nella vita hai sempre amato, sebbene l'incertezza di non avere fatto davvero tutto il possibile non ti lascia completamente tranquillo, pacificato...
Non ti preoccupare proprio adesso però, che il tutto è pronto e c'è qualcuno che ti chiama dal letto con un soffio di voce... vai da lei, che per poter fare di più, già da domani ogni giorno sarà buono... Auguri non scontati allora, auguri a tutti voi lettori de Il Tordo ed compaesani della unica inimitabile Montecarlo.. Auguri a ciò che vi fa battere il cuore, auguri per tutto ciò che vi pulsare il sangue nelle vene e vi spinge ogni giorno che Dio ci concede ad alzarci e cominciare una nuova pagina di questo romanzo breve che è la vita... Dedichiamolo il capitolo del 2009 che s'apre innanzi a noi all'amore, alla sua forza, alla sua grandezza, a coloro che ne beneficeranno ed a coloro che per loro scelta d'odio se ne vorranno privare... anche voi sarete sempre quel che avrete donato, se nella vita avrete soprattutto amato...
Vittorio Fantozzi
.... ma come sarà buona la salsiccia con lo stracchino no?!....
Nessun commento:
Posta un commento