venerdì 9 gennaio 2009

Palestina Free



Ancora bombe e morti a Gaza. Usati micidiali ordigni al tungsteno
Già oltre 700 le vittime, di cui almeno 200 donne e bambini.
A Gaza non vige il diritto internazionale, e i crimini commessi contro l’umanità rimangono impuniti. Come si spiegherebbe altrimenti il bombardamento messo a segno dall’artiglieria israeliana ai danni della scuola gestita dall’Onu a Jabaliya, nel nord della Striscia, in cui sono rimaste uccise oltre 40 persone e decine sono i feriti. In maggioranza donne e bambini, che lì, nella scuola dell’agenzia Onu per il soccorso ai profughi palestinesi (Unrwa), credevano di aver trovato rifugio
«Non sapevamo che c’erano civili», ha dichiarato candidamente il portavoce del governo israeliano, Avi Panzer, discolpandosi con il fatto che Hamas avrebbe sparato colpi di mortai proprio da questa scuola. E aggiunge, «per noi era un obiettivo militare». L’episodio ha destato grande sdegno in tutto l’Occidente, mentre forte preoccupazione è stata espressa dal neopresidente Barack Obama, dopo giorni di silenzio.Se i miliziani di Hamas attaccano i soldati israeliani dall’interno di scuole, ospedali, moschee e zone residenziali, se usano i civili come scudi umani, cos’altro si può fare che legittimamente difendersi. Il fine giustifica i mezzi, machiavellicamente parlando, e quindi tutto e tutti diventano «nemici», perché anche se non sparano direttamente, comunque sono complici di quei criminali a cui hanno permesso di governare votandoli. Senza contare le provocazioni a cui può appellarsi Israele per giustificarsi formalmente davanti al mondo, semmai ce ne fosse bisogno, visto che dal punto di vista internazionale la disparità di forze e mezzi non è neanche considerata. Hamas continua il lancio di razzi contro Israele, sono arrivati fino a 35 km da Tel Aviv; e questo dovrebbe rendere più accettabili gli almeno 650 morti palestinesi e gli oltre 3.000 feriti.
A fronte, in campo israeliano, dei sei soldati uccisi e dei 24 feriti. Qualcuno deve pagare un prezzo nel difficile scenario mediorientale.
E il prescelto fatto salire sull’altare sacrificale è la popolazione civile di Gaza, metà della quale è sotto i 15 anni. E l’80% di cui vive al di sotto della soglia di povertà. Così ha deciso il governo israeliano, stretto nella morsa di un processo di pace con i palestinesi mai decollato e una scadenza elettorale che deve ridefinire equilibri e interessi, magari attraverso una «terroristica» propaganda della sicurezza - che tanto ricorda la strategia dello «spazio vitale».
E mentre la Croce Rossa denuncia la condizione di «totale crisi umanitaria» nella Striscia, il massimo che riesce ad ottenere la diplomazia internazionale è l’apertura di un corridoio umanitario di tre ore per consentire il passaggio di generi di prima necessità destinati alla popolazione. «Fermeremo i bombardamenti a Gaza tra le 13 e le 16 (ora locale) tutti i giorni a partire da oggi», ha detto la portavoce militare Avital Leibovich. Tregua sara' rispettata anche da Hamas, che non lancerà in direzione di Israele gli artigianali qassam per lo stesso periodo. Mentre nulla è stato ancora definito per il valico di Rafah, al confine fra Egitto e Striscia, dove sono bloccati da giorni i medici locali e stranieri accorsi per prestare soccorso alla popolazione colpita dall’offensiva israeliana.
E intanto arriva la denuncia dell’utilizzo di armi non convenzionali contro la popolazione di Gaza da parte di Mads Gilbert, anestesista norvegese dell’università di Tromso e unico medico occidentale presente insieme al chirurgo suo connazionale Erik Fosse. In un’intervista rilasciata a Press Tv e ai quotidiani tedeschi Sueddeutsche Zeitung e Tagesspiegel, segnala l’utilizzo da parte di Israele, oltre all’uranio impoverito e al fosforo bianco, di un nuovo tipo di armi ad alta carica esplosiva, chiamata Dense Inert Metal Explosive (DIME) e costituita da una lega di tungsteno. Il potere dell’esplosione si propaga molto velocemente, forse fino 10 metri, e i corpi delle persone investite dall’onda esplosiva, per la pressione, sono letteralmente squarciati in pezzi. Dell’uso di questi ordigni si ha testimonianza, per la prima volta, nel 2006 in Libano e poi a Gaza, e lo rivelano le ferite riportate da uomini, donne e bambini ricoverati nell’ospedale di Shifa.
Ma ancor più gravi sono gli effetti che queste armi producono a lungo termine su coloro che sopravvivono. Secondo studi recenti, molti dei quali condotti negli Stati Uniti, tutte le persone che non vengono uccise istantaneamente nell’esplosione sono destinate a sviluppare il cancro. Di fronte ad una guerra combattuta senza regole se non quelle dettate ed imposte sul campo dai più forti, l’Occidente continua ad agitare gli spuntati strumenti diplomatici, inadeguati nel merito e nell’efficacia.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo in Italia ci può essere qualcuno che può criticare una nazione che si vuol difendere.
Occorrebbe ricordare allo scrivente l'articolo che Israele è uno stato mentre Hamas è un'organizzazione terroristica e che se uno stato vuol difendersi dal terrorismo ne ha i pieni diritti e con i mezzi che reputa opportuni.
E' proprio vero che pure in Italia c'è chi tifa per i terroristi.
Saluti

Anonimo ha detto...

Innanzitutto chiederei a colui che ha scritto il precedente semplicistico coommento di identificarsi visto che, a differenza del comandante, non lo ha fatto. Non mi sembra che il comandante "tifi" (mah...) per i terroristi ma mi pare che faccia una critica, a mio modo di vedere legittima, verso un tipo di guerra che ha come principali vittime i civili (in particolare bambini, che non sono meno bambini dei nostri)...
Dario

Anonimo ha detto...

Comunque, sia palestinesi che israeliani hanno le loro ragioni. Stabilire chi ne ha di maggiori è ad oggi difficile se non impossibile. Pagano entrambi i popoli l'amaro prezzo di scellerate politiche condotte dalle potenze occidentali dal 1948 ad oggi... Chi ha orecchie per intendere intenda.
Dario.

Anonimo ha detto...

Poi che vuol dire che Israele è una nazione? I curdi perchè non sono radunati attorno ad una nazione vanno sterminati? Oppure Israele perchè è una nazione è legittimata ad agire come gli pare e piaccia al di là dei propri confini? Sinceramente non capisco.
Dario.

Anonimo ha detto...

E dire che in nome della "difesa" nei confronti del terrorismo si possa operare in qualsiasi maniera e con qualsiasi mezzi si reputi opportuni è una cosa molto grave.
Dario.

Anonimo ha detto...

E poi chi si dove identificare se qui l'unico che non si firma è questo comandante? di che poi^ di se stesso? forse...

Anonimo ha detto...

In italiano?!

Anonimo ha detto...

Da sempre uso il sopranome che i miei ex compagni di squadra mi avevano attribuito...IL COMANDANTE...è un ricordo di goiventù giocavo a calcio e per l'arroganza con cui comandavo la difesa simpaticamente mi fu affiabiato questo titolo trasformato poi in doppione da l grande panaio del Turchetto..orse per la Tua generazione questo può sembrare starno e ridicolo ma hai miei tempi funzionava così....Siccome in tanti sanno chi sono realmene lo dico anche a Te: Angelo Monaco detto IL COMANDANTE residente a Montecarlo dal 1 luglio del 1981....In quanto ai presunti appoggi ai terroisti bada bene a ciò che dici...Io combatto TUTTI I TERRORISMI da sempre..quando io difendevo ( e difendo ) Israele forse Te non eri ancora nato...quando organizzavo conferenze per mantenere in vita la memoria del'Olocauto Te non sapevi neanche di cosa si sta parlando..quando mi battevo contro lo sterminio degli aderenti al PanArabismo ( movimento arabo contro i fondementalismi islamici) effettuato con il beneplacido degli Usa che appoggiavano il loro amico Saddam Tu non so cosa facevi..quando denunciavo i sopprusi e lo sterminio dei Curdi ad opera di Ankara, Saddam ecc., delle feroci guerre etniche Africane ecc... Tu non sai forse di cosa si parla...Detto questo io rispetto tutte le vedute compresa la Tua...Ma ti invito a ricordare che additare le persone senza conoscere non è bello....ed usare i pregiudizi per criticare porta spesso a conclusioni molto sbagliate..Questo era dovuto per irspetto e amicizia