venerdì 20 febbraio 2009

GALILEO GALILEI E L'ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA



Il 2009 è stato proclamato dall'ONU anno dell’astronomia. Rispolvero per voi tordi un breve sunto della vita e dell'opera del grande astronomo pisano Galileo Galilei tratto dalle mie vecchie lezioni universitarie fiorentine. Vi ricordo inoltre che per tutto il corso dell'anno ci saranno in tutta Italia una marea di manifestazioni legate a tematiche astronomiche. Per saperne di più vi consiglio di consultare il sito http://www.astronomy2009.it/ (anche LuccaComics-2009 dedicherà particolare spazio al “fondatore” del metodo sperimentale).

Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564 e, dopo aver compiuto gli studi nella città natale, intraprese le carriera di accademico presso lo Studio di Padova, dove insegnò matematica per 18 anni (1592-1610). Padova era al tempo la più importante Università della Repubblica di Venezia, in quanto nella capitale non vi era l’università (si aveva paura delle menti che pensano, ispiratrici di possibili tumulti). Galileo aveva una formazione scientifica ma anche umanistica, infatti si può dire che era al tempo stesso un matematico, un astronomo, un filosofo ed un letterato. Fu indubbiamente un uomo di elevatissima cultura che si rese protagonista di quella rivoluzione scientifica che segnò il passaggio dal Rinascimento all’età moderna. Galileo stabilì un principio importantissimo in ambito scientifico: il metodo sperimentale. Difatti è attraverso la riprova sperimentale di un fatto che si può conoscere la veridicità di una teoria. Solo se l’esperimento dà sempre il medesimo risultato si può stabilire se una determinata supposizione è vera oppure meno. La scienza del tempo, ancora influenzata dalla tradizione e dai preconcetti cristiani, fu rivoluzionata proprio in questo modo.
Galileo fu dunque un rivoluzionario, nel senso che indirettamente attentò, mediante l’elaborazione delle proprie teorie, l’ordine costituito. Si scontrò così inevitabilmente con le posizioni della Chiesa ufficiale, soprattutto per quanto riguarda la sua teoria filo-copernicana che collideva con quella tolemaica sposata dai cattolici. Per la Chiesa, la cui posizione era influenzata dagli scritti sacri, era il sole a muoversi attorno alla terra. Questa era immobile al centro del cosmo, senso e fine del creato. Per Galileo, invece, era la terra che si muoveva attorno al sole. Nel 1610 pubblicò il Sidereus Nuncius (Messaggero delle stelle), dedicato a Cosimo dei Medici, dove annunciava la scoperta dei satelliti di Giove. Proprio con questo testo si manifestano le numerose divergenze tra la teoria di Galileo che presupponeva un’immagine nuova del cielo e delle caratteristiche del moto celeste rispetto alla teoria aristotelica-tolemaica – a dire il vero priva di corrispondenze con la realtà - adottata dalla Chiesa .
Nel 1616 venne così inquisito a Roma dal cardinale Roberto Bellarmino dove si salvò da infauste pene (da ricordare che nel 1600 venne messo al rogo Giordano Bruno per analoghe motivazioni) ammettendo che la sua era solamente una ipotesi (quindi implicitamente ammise che poteva essere anche sbagliata). L’accanimento della Chiesa nei confronti di Bruno e Galilei è facilmente spiegabile. Se la teologia di santa romana Chiesa veniva messa in discussione anche solo in un punto, essa avrebbe potuto esser messa del tutto in discussione. Una falla nel sistema avrebbe potuto far cadere molti dogmi cristiani come un castello di domino. Galileli, nel 1632, dopo aver compiuto altri studi astronomico-matematici, pubblicò il Dialogo dei massimi sistemi, il suo più importante scritto. Nel libro si comparava il sistema tolemaico con quello copernicano ma si celebrava solamente quest’ultimo. Fu così richiamato a Roma dove venne messo sotto processo e subì un durissimo interrogatorio. Galileo, che definì il papa Urbano VIII un “simplicio” (un sempliciotto), fu condannato agli arresti domiciliari nella villa di Arcetri presso Firenze e non subì sorti peggiori solo grazie alla protezione che gli offriva Ferdinando II dei Medici (al quale tra l’altro il testo di Galileo era dedicato). Il libro fu condannato al rogo ma alcune copie riuscirono a raggiungere i paesi protestanti, dove fu ben accolto. Galileo, dopo le umiliazioni del processo, morì semi-cieco nella sua casa di Arcetri a 78 anni. Solo Giovanni Paolo II, alle soglie del XXI secolo, dichiarò che nei confronti di Galileo fu commesso un grave errore. Le idee di Galileo, seppur osteggiate in patria per effetto della reazione cristiana, riuscirono a raggiungere le menti più “illuminate” d’Europa. Ben presto il metodo sperimentale divenne il cardine di ogni scienza. Sorse così una nuova mentalità razionalista basata sul metodo galileiano che portò all’abbandono di molte superstizioni e diede avvio a nuovi sviluppi all’interno dei molteplici campi scientifici. Si può dire, in definitiva, che Galileo fu l’antesignano di quella mentalità illuministico-razionalistica che influenzerà il Settecento sino ai giorni nostri.
Dario Donatini

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ps. Sarebbe carino organizzare manifestazioni del genere anche a Montecarlo. Dario.

Anonimo ha detto...

Bravo Dario,come sempre direi! Anche quest'articolo punta sull'elemento fondamentale: la CULTURA!!!!Ne abbiamo così tanto bisogno che spesso ci sembra strano che qualcuno ponga l'atenzione questo elemento..In provincia di Lucca abbiamo un'importante osservatorio presso il quale operano astronomi e osservatori dello spezio di grande spessore.Sto parlando dell'osservatorio del Monte Cuma presso Borgo a Mozzano. Indubiamente Galileo rappresenta un patrimonio per l'umanità grazie al valore universalmente riconosciuto del "metodo sperimentale". Se siete d'accordo posso informarmi presso l'osservatorio o in vari ambiti universitari per cercare relatori su una possibile iniziativa anche a Montecarlo. Saluti Angelo Monaco

Anonimo ha detto...

Scusate gli errori di battitura!!!!

Anonimo ha detto...

ma lo volete capì che a Montecarlo regna la miccitudine?

Anonimo ha detto...

Sarebbe davvero interessante. So che c'è un osservatorio anche a Santa Maria a Monte (o lì nei pressi) ma non so se è visitabile. Dario.

Anonimo ha detto...

Miccitudine....non sò, ora è vero che "chi si loda si inbroda" ma a volte è sbagliato anche piangersi addosso.
Montecarlo è un Comune "particolare", ma in confronto ad altre zone è ricco di iniziative culturali e sportive, associazioni, attività di volontariato e la nostra società mantiene ancora delle solide basi solidaristiche.
Il post di Dario, è vero, non c'entra in modo particolare con Montecarlo ma c'incastra con i "montecarlesi" che ovviamente sono interessati ad una molteplicità di temi, argomenti, fatti e misfatti.
Il 2009 è l'anno di Galileo Galilei e solo il fatto di non farlo passare inosservato è già un nostro pregio.
Perche la difficile vita di Galileo, (lo ricorda Dario nel suo post) è estremamente attuale, o perlomeno attuali sono i temi che uniscono fede e scienza e dividono la società su questioni etiche e morali, da quelle "strumentali" a quelle che "qualche dubbio" lo pongono anche al laico più convinto.
Quindi non solo stelle, ma anche semplicemente il porsi l'obbiettivo di volgere lo sguardo alla volta celeste ci fà innalzare quel tanto "da terra" da farci pensare che l'uomo non è un "incidente" astromico dovuto al caso.
Una notte delle stelle a Montecarlo, credo quindi anche io, potrebbe trovare degno posto nel calendario dell'estate turistica montecarlese 2009.
Memori anche del fatto che le persone che si interessano di astronomia, o semplicemente guardano con curiosità alla notte silenziosa e stellata sono molte di più di quello che comunemente si crede.

Anonimo ha detto...

Io credo e voglio sperare che la miccitudine non fosse riferita a me. Se così fosse, beh, io continuo per la mia strada, tu lo voglia caro anonimo oppure no. E Dio perdoni la tua imbecillità. Dario.

Anonimo ha detto...

No, Dio perdoni il tuo egocentrismo... Miccitudine stava a significare che purtroppo a Montecarlo c'è troppa poca gente che s'interessa di cultura, però ha ragione chi ha scritto il post di lunedì 23 febbraio 2009 19.05.00 CET.

O Dario, stai calmo con le parole. Sei bravo e cerca di esserlo in ogni situazione.

F. Carmignani

Anonimo ha detto...

Ho trovato azzeccato ed interessante il post di Dario. Mi dispiace per le persone che mostrano una scarsa sensibilità verso tutte le cose che riguardano l'uomo, ma spero che attraverso le parole, gli eventi, ecc., possano avvicinarsi anche minimamente alle conoscenze che con tanta fatica ha fatto l'uomo. Quindi, credo che Dario faccia bene a continuare a scrivere proponendo cultura, e Angelo Monaco credo che proponga precisazioni e riflessioni molto importanti e interessanti. Un lavoro culturale importante per Montecarlo, anche se non so con quale risonanza, ma anche se piccola va benissimo uguale. Anch'io da montecarlese doc, proverò a dare il mio modesto contributo accanto a quello di Dario e Angelo. Mi dispiace un pò tanto di aver scoperto tardi questo patriottico blog.

Lucas