La piglio e ni dio: "Andiamo via!" Pò la porto fuor dal buio locale ni vo 'n tasca a quarsiasi gelosia e la trascino 'ndell'ambiente naturale.
D'intorno 'l bosco, misterioso, arcano sento 'l vento che fa cantà le foglie e 'l ruscello che scorre verso 'l piano melodie per l' orecchio che le coglie.
La cavalco, e lé 'un mi resiste, asseonda ogni mi' movimento se vo sverto, oppur se senza 'nsiste m'accontento d'un movimento lento.
Lo 'onfesso, 'un è mia un segreto 'un era esattamente la mi' moglie ma, godendo, l'ho montata, su un tappeto di variopinte, scricchiolanti foglie!
Siam torni a casa tardi, s'era stanchi e s'era doventi amanti, più che amici io e la mitica Oetzi Bianchi la mia muntain baik, che grande bici!
PRECISAZIONI Ho scattato la foto sabato scorso 21 marzo, quando in sella alla mia MTB sono salito all'Altopiano delle Pizzorne,passando dal sentiero che va su, in mezzo al bosco, da Petrognano. La fontana a cui è appoggiata la mia bici è quella del pratone, vicino alla Chiesa del Crocifisso. Avevo le mani semicongelate, poichè anche l'altopiano quel giorno era sferzato da una gelida tramontana. Non a caso da Petrognano in poi (e sono più di 5 km di salita)l'unico animale che ho incontrato, compresa la specie umana, è stato una donnola che mi ha attraversato il sentiero circa a metà arrampicata.
La poesia invece è di dicembre, pensata durante una pedalata sul sentiero allora abbondantemente innevato che sale da Collodi fino a Croce a Veglia, sopra Pontito, sul crinale tra la valle della Pescia e quella della Lima. Anche quel giorno tanto freddo ma emozioni uniche e che non si possono descrivere a parole: bisogna provarle!
Complimenti Signor Tori per la poesia e per la sua passione ciclistica! Anch'io adoro andare in bici, ma sono anche un incallito podista! Questi due sport permettono di fondersi con la natura e di farci provare sensazioni uniche di benessere e non solo...magia di questi sport
Complimenti!!! Anch'io sono un "dirty biker" e conosco bene quelle salite. Arrivare sul pratone delle Pizzorne o sui pascoli di Croce a Veglia, dopo 3/4 ore di porcorsi in mezzo ai boschi è una soddisfazione incommensurabile. I complimenti sono soprattutto per il periodo dell'anno. Mi piacerebbe provare, su quelle salite, le sensazioni e la magia che la natura regala in inverno. Ma la preparazione necessaria mi consente di affrontarle sono in primavera/estate/autunno.
perchè non fare una manifestazione non competitiva su un circuito di MBK all'arsaia...Riscuoterebbe parecchio successo, anche i vicini di porcari gradirebberro volentieri, magari un fine settimana che vada bene a tutti (cacciatori, fungaioli, ecc), nonchè si potrebbe contribuire al ripristino di alcuni sentieri malmessi.
Ringrazio Lucas e Fulvio per i complimenti. Condivido totalmente ciò che dice Lucas. A Fulvio vorrei dire che secondo me se uno ha la preparazione fisica per affrontare certi percorsi in autunno, lo può fare anche in inverno, è solo questione di "testa". Certo, ci vuole un pò di spirito di sacrificio, la volontà di sopportare il vero a proprio dolore che può provocare il freddo soprattutto alle estremità delle mani e dei piedi, ma il tutto è ampiamente ripagato da quelle sensazioni e quella magia, di cui parla anche Fulvio, regalate dall'immersione nella Natura. Ché poi, anche se percorri lo stesso tracciato a distanza di pochi giorni, in realtà fai un viaggio nuovo, perché dove era neve ora è ghiaccio, dove era ghiaccio ora è fango, nei punti più esposti al sole il terreno comincia a macchiarsi di fiori, in lontananza le Apuane e le Cime dell'Appennino hanno il loro bianco vestito un pò più corto, forse perché incinte della Primavera..... E dinanzi a quello Spettacolo sempre nuovo, mai uguale a se stesso, anche la "testa" ringrazia!
6 commenti:
TRADIMENTO D'AUTUNNO
La piglio e ni dio: "Andiamo via!"
Pò la porto fuor dal buio locale
ni vo 'n tasca a quarsiasi gelosia
e la trascino 'ndell'ambiente naturale.
D'intorno 'l bosco, misterioso, arcano
sento 'l vento che fa cantà le foglie
e 'l ruscello che scorre verso 'l piano
melodie per l' orecchio che le coglie.
La cavalco, e lé 'un mi resiste,
asseonda ogni mi' movimento
se vo sverto, oppur se senza 'nsiste
m'accontento d'un movimento lento.
Lo 'onfesso, 'un è mia un segreto
'un era esattamente la mi' moglie
ma, godendo, l'ho montata, su un tappeto
di variopinte, scricchiolanti foglie!
Siam torni a casa tardi, s'era stanchi
e s'era doventi amanti, più che amici
io e la mitica Oetzi Bianchi
la mia muntain baik, che grande bici!
Renzo Tori
PRECISAZIONI
Ho scattato la foto sabato scorso 21 marzo, quando in sella alla mia MTB sono salito all'Altopiano delle Pizzorne,passando dal sentiero che va su, in mezzo al bosco, da Petrognano. La fontana a cui è appoggiata la mia bici è quella del pratone, vicino alla Chiesa del Crocifisso.
Avevo le mani semicongelate, poichè anche l'altopiano quel giorno era sferzato da una gelida tramontana.
Non a caso da Petrognano in poi (e sono più di 5 km di salita)l'unico animale che ho incontrato, compresa la specie umana, è stato una donnola che mi ha attraversato il sentiero circa a metà arrampicata.
La poesia invece è di dicembre, pensata durante una pedalata sul sentiero allora abbondantemente innevato che sale da Collodi fino a Croce a Veglia, sopra Pontito, sul crinale tra la valle della Pescia e quella della Lima.
Anche quel giorno tanto freddo ma emozioni uniche e che non si possono descrivere a parole: bisogna provarle!
Renzo Tori
Complimenti Signor Tori per la poesia e per la sua passione ciclistica!
Anch'io adoro andare in bici, ma sono anche un incallito podista! Questi due sport permettono di fondersi con la natura e di farci provare sensazioni uniche di benessere e non solo...magia di questi sport
Lucas
Complimenti!!!
Anch'io sono un "dirty biker" e conosco bene quelle salite. Arrivare sul pratone delle Pizzorne o sui pascoli di Croce a Veglia, dopo 3/4 ore di porcorsi in mezzo ai boschi è una soddisfazione incommensurabile.
I complimenti sono soprattutto per il periodo dell'anno. Mi piacerebbe provare, su quelle salite, le sensazioni e la magia che la natura regala in inverno. Ma la preparazione necessaria mi consente di affrontarle sono in primavera/estate/autunno.
Fulvio
perchè non fare una manifestazione non competitiva su un circuito di MBK all'arsaia...Riscuoterebbe parecchio successo, anche i vicini di porcari gradirebberro volentieri, magari un fine settimana che vada bene a tutti (cacciatori, fungaioli, ecc), nonchè si potrebbe contribuire al ripristino di alcuni sentieri malmessi.
cana
Ringrazio Lucas e Fulvio per i complimenti.
Condivido totalmente ciò che dice Lucas.
A Fulvio vorrei dire che secondo me se uno ha la preparazione fisica per affrontare certi percorsi in autunno, lo può fare anche in inverno, è solo questione di "testa". Certo, ci vuole un pò di spirito di sacrificio, la volontà di sopportare il vero a proprio dolore che può provocare il freddo soprattutto alle estremità delle mani e dei piedi, ma il tutto è ampiamente ripagato da quelle sensazioni e quella magia, di cui parla anche Fulvio, regalate dall'immersione nella Natura. Ché poi, anche se percorri lo stesso tracciato a distanza di pochi giorni, in realtà fai un viaggio nuovo, perché dove era neve ora è ghiaccio, dove era ghiaccio ora è fango, nei punti più esposti al sole il terreno comincia a macchiarsi di fiori, in lontananza le Apuane e le Cime dell'Appennino hanno il loro bianco vestito un pò più corto, forse perché incinte della Primavera.....
E dinanzi a quello Spettacolo sempre nuovo, mai uguale a se stesso, anche la "testa" ringrazia!
Renzo Tori
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