martedì 19 febbraio 2008

Storia e Tradizioni_ Circa La Madonna del Soccorso


Nell’ insigne Collegiata di Montecarlo è venerata la Madonna del Soccorso, elevata alla dignità di santuario dal Vescovo di Pescia nel 1961. L’affresco, di scuola fiorentina, risale alla seconda metà del cinquecento ed è stato trasportato nella posizione attuale nel ‘700. L’immagine rappresenta la Madonna nell’atto di proteggere il bambino dalle grinfie del diavolo. La Madonna sta in piedi, avvolta in un ampio manto azzurro e veste rossa; tiene nella mano destra alzata un bastone col quale minaccia un demonio che Le si avvicina dal lato sinistro, sbuffando fuoco dalla bocca, mentre con le mani adunche tenta di assalire un grazioso fanciullo (forse raffigurante l’umanità). Il piccolo, spaventato si rifugia sotto la protezione del manto materno mentre la Vergine pietosamente gli pone la mano sinistra sul capo in segno di amore. Del fanciullo, che veste un pittoresco costume del secolo XIV, vedonsi due terzi della figura. Quest’opera, da secoli oggetto di devozione da parte delle popolazioni locali venne eseguita nel clima di rinnovata fede mariana che si creò in Italia dopo lo sbarco dei turchi ad Otranto, nel 1480. La pittura si è comunque fatta continuatrice di un più antico culto mariano risalente alla fine del 1300. Un’immagine della Vergine si trovava, infatti, almeno fino ai primi del ‘700 nella lunetta esterna del portale della chiesa, fatta dipingere da Giovanni Mingogi, vicario lucchese di Montecarlo nel 1387. Alla Madonna del Soccorso vennero attribuiti numerosi miracoli, quali l’apparizione per cacciare i Pisani alla fine del 14001 e la salvezza del paese dall’epidemia della peste del 16312 (infatti nella grandissima moria di quell’anno non ci furono vittime tra gli abitanti del paese). A dimostrazione della notorietà che ebbe sin dai tempi antichi la Madonna del Soccorso il fatto che il giorno 8 settembre 1631, in occasione della festa della medesima Vergine, pervennero a Montecarlo più di diecimila pellegrini. L’affetto e la devozione verso l’immagine sacra portarono il popolo montecarlese ad avanzare la domanda per l’incoronazione nel 1885. Fu così che l’8 Settembre di quell’anno Mons. Giovanni Benini compiva con solennità la cerimonia, ponendo sul capo della Madonna del Soccorso un prezioso diadema benedetto dal Pontefice Leone XIII.

1La leggenda narra che: “mentre nella notte della vigilia di S. Paolo Converso i Pisani tentavano di scalare le mura della fortezza, fu veduta apparire su questa la Santa Vergine, brandendo in atto minaccioso la spada. Ad un tratto le notturne tenebre rese più cupe da densissima nebbia furono squarciate e vividi raggi di sole brillarono sul protetto castello; mentre più al basso i Pisani atterriti dalla celeste apparizione della Madonna dandosi a fuga precipitosa ed ignari per la densità della nebbia del dove volgessero, perirono tutti nelle acque improvvise del Leccio.”

2Il Pievano di Montecarlo Girolamo Pellegrini racconta che: “Più d’ogni altro luogo la peste maltrattava l’insigne terra di Pescia, che per nobiltà e valore de’ suoi abitanti, non ha mai ceduto a qualunque città, e dove novanta persone cento il giorno cedevano sotto la falce di morte. I Montecarlesi restarono esenti da tal flagello, e ciò attribuirono all’intercessione della Madonna del Soccorso, alla quale in quella funesta circostanza ricorsero pregando anche per l’afflitta città di Pescia

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