Chi pensa a Montecarlo di Lucca come ad un irto colle di solitari secolari oliveti e prestigiosi infiniti filari di nobili viti, dove magari l’anima degli uomini trova modo solo di rilassarsi a sera dalle fatiche d’una vita ormai a 7 mega di banda, ebbene costui si sbaglia alla grande. Non sappiamo se sia l’humus di questa nostra terra, benedetta dal signore e dal sudore di generazioni e generazioni di contadini ed agricoltori, ad nutrire ed offrire l’ispirazione giusta a tanti dei suoi figli nel mondo delle arti e della cultura, oppure si tratti del preludio di un nuovo assalto del mondo della piccola provincia italiana al mondo postmetropolitano, ma di fatto in Montecarlo la primavera non ha germogliato solo sui rami e nei campi di Cercatoia e Poggio Baldino.
Tra i germogli di questa primavera ecco comparire i “Punkinari”, band emergente tra le più giovani generazioni – quelle cui non darebbe credito alcuno per intenderci con gli accademici da bar – combinata da alcuni nostri concittadini. Che frase seriosa, questa. Per parlar fuori dai denti, Giacomo Panattoni (voce, chitarra, tastiera, basso) Riccardo Chiaravallo (batteria), Francesco Di Giulio ed Edoardo Agostini (basso) si presentano ufficialmente con una loro “propria” produzione discografica che, finalmente diciamo noi, può farli conoscere al più vasto pubblico montecarlese e non. Un bel cd, con tanto di copertina pre-futurista ed i testi delle dieci canzoni (saranno ancora tali o bisogna dire pezzi, tracce,, singoli???) presenti in questo primo album che non ha un nome ma porta con se a titolo il nome del gruppo, appunto “Punkinari”.
La nostra recensione a livello prettamente musicale sarebbe un’offesa che non vogliamo recare, a semplice causa e constatazione della nostra “non idoneità” anche se tutti i pezzi del cd al nostro orecchio si sono susseguiti felici uno dopo l’altro. Per comodità del nostro lettore noi lo rimandiamo al sito di questa validissima band montecarlese, sia per avere un’idea concreta di questa generazione – che non è solo quella che ci racconta Studio Aperto o Lucignolo - quanto per ascoltare alcuni dei brani editi da questa anime montecarlesi. Chi potesse contribuire in qualunque modo alla coltivazione di questo sogno in corso di realtà lo faccia, per piacere.
Il sito dei Punkinari è www.myspace.com/punkinari
Tra le diverse canzoni il testo di una, “Maschere”, ci ha particolarmente colpito e folgorato e la dedichiamo ad ogni montecarlese perché abbia fiducia nei suoi giovani e ad ogni nostro lettore perché ci impari a conoscere fuori dai luoghi comuni e dai nostri ristretti confini geografici:
… come se l’ambizione non è più realizzarsi sempre più in qualcosa in cui crediamo fortemente, ma ora tu dimmi dove finirà soffocata la realtà da questa apparenza che ha condizionato l’anima oooh e adesso….
Tra i germogli di questa primavera ecco comparire i “Punkinari”, band emergente tra le più giovani generazioni – quelle cui non darebbe credito alcuno per intenderci con gli accademici da bar – combinata da alcuni nostri concittadini. Che frase seriosa, questa. Per parlar fuori dai denti, Giacomo Panattoni (voce, chitarra, tastiera, basso) Riccardo Chiaravallo (batteria), Francesco Di Giulio ed Edoardo Agostini (basso) si presentano ufficialmente con una loro “propria” produzione discografica che, finalmente diciamo noi, può farli conoscere al più vasto pubblico montecarlese e non. Un bel cd, con tanto di copertina pre-futurista ed i testi delle dieci canzoni (saranno ancora tali o bisogna dire pezzi, tracce,, singoli???) presenti in questo primo album che non ha un nome ma porta con se a titolo il nome del gruppo, appunto “Punkinari”.
La nostra recensione a livello prettamente musicale sarebbe un’offesa che non vogliamo recare, a semplice causa e constatazione della nostra “non idoneità” anche se tutti i pezzi del cd al nostro orecchio si sono susseguiti felici uno dopo l’altro. Per comodità del nostro lettore noi lo rimandiamo al sito di questa validissima band montecarlese, sia per avere un’idea concreta di questa generazione – che non è solo quella che ci racconta Studio Aperto o Lucignolo - quanto per ascoltare alcuni dei brani editi da questa anime montecarlesi. Chi potesse contribuire in qualunque modo alla coltivazione di questo sogno in corso di realtà lo faccia, per piacere.
Il sito dei Punkinari è www.myspace.com/punkinari
Tra le diverse canzoni il testo di una, “Maschere”, ci ha particolarmente colpito e folgorato e la dedichiamo ad ogni montecarlese perché abbia fiducia nei suoi giovani e ad ogni nostro lettore perché ci impari a conoscere fuori dai luoghi comuni e dai nostri ristretti confini geografici:
… come se l’ambizione non è più realizzarsi sempre più in qualcosa in cui crediamo fortemente, ma ora tu dimmi dove finirà soffocata la realtà da questa apparenza che ha condizionato l’anima oooh e adesso….
Bravi… no. Grandi ragazzi, continuate innanzi…
Taccone Idrofobo
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