POESIA: TRA FUTURO E TRADIZIONE.
SUSSURRI E PENSIERI LUNGO IL FILO DELLE GENERAZIONI ALL'OMBRA DELLA FORTEZZA DEL CERRUGLIO.
Da domani sera nella piazzetta di fronte alla Chiesa di Sant'Andrea nel centro storico di Montecarlo inizia l'edizione 2008 del concorso di poesia intitolato alla memoria del poeta dialettale locale Simone Seghetti di cui alleghiamo il programma:
Giovedì 3 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Venerdì 4 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”
Quarta edizione del concorso di poesia dedicato a Simone Seghetti, il più noto poeta montecarlese, per tener viva la memoria di un uomo che amò decantare la vita, l’amore e Montecarlo. Saluto dell’Amministrazione Comunale, lettura delle opere in concorso e di poesie di Simone Seghetti.
Domenica 6 luglio, Piazza F. Carrara ore 21,30
Gran Finale Concorso di Poesia “Premio Simone Seghetti”
Premiazione delle opere finaliste, intrattenimento musicale con il Gruppo di Musica Popolare Toscana Vincanto, lettura di poesie di Simone Seghetti.
Istituito da pochi anni questo concorso stà divenendo un appuntamento fisso fra le iniziative culturali dell'estate montecarlese nel proporlo ai lettori del Tordo abbiamo scelto di evidenziare come questa non sia un iniziativa rivolta al ricordo del passato ma a seminare cultura per il futuro.
Per questa ragione proponiamo una poesia scritta da una montecarlese da generazioni che raccoglie degnamente, non solo il testimone genetico di chi la ha preceduta, ma anche l'interesse per questa forma di espressione artistica e l'amore verso il suo paese.
RADICI
L’albero dalla grande forma
Ha rami impalcati alla gloria,
dicono,col frusciare della chioma
che da qui è passata la storia.
Opposto all’apice del germoglio
Nella terra,nascoste,profonde
Le radici tengon con orgoglio
Le maestose verdeggianti fronde.
Come il paese sulla collina
Che si mostra con fierezza,
affacciato dalla cima
con le mura e la fortezza.
Guarda gli oliveti e le vigne
Dai nettari preziosi,
i boschi e le campagne
che si estendono armoniosi;
dal lavoro umile e silente
del contadino che stanco torna
dopo aver operato alacremente
la natura che prende forma.
Con l’aratro ha dissodato
La ghiova sterile e inaridita
Il suo sudore ha donato
Per ridarle il seme e la vita.
E che la stagione sia dovizia
Per raccogliere i frutti con la mano
E trasformarli con solerzia
Affinché ogni sforzo non sia vano.
Se Montecarlo oggi è così fiorente
Lo dobbiamo soprattutto a questa gente.
Seghetti Patrizia
Patrizia Seghetti nipote del poeta montecarlese Simone Seghetti scopre di avere la passione per la poesia in occasione del concorso "Momenti di Versi" quando scrive le sue prime rime. Con " Radici" nel 2006 allo stesso concorso vince il primo premio, l'anno successivo si classificava seconda con " La comune esigenza". Ha partecipato ad altri concorsi conquistando premi speciali, mensioni d'onore, e premi di segnalazione.
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