lunedì 26 gennaio 2009

Una dedica al maestro Gabriele Micheli


Mio cognato: il maestro Gabriele

Il giorno dell’Epifania mi ha regalato profonde emozioni .
Da quando la mamma è mancata, coinvolgermi completamente è stato difficile, perché le emozioni lasciate libere immancabilmente viravano alla nostalgia per la sua mancanza.
Invece, nel momento in cui Gabriele-mio cognato-il maestro ha abbracciato la cornamusa ed ha invitato tutta l’assemblea ad unirsi ai cori ,ho sentito la mamma accanto a me, e per la prima volta l’emozione scaturita non era dolorosa.
Grazie Gabriele. Da quando nel lontano 1974 ti ho conosciuto, un adolescente ribelle, un po’ estroso, e fondamentalmente timido, ne hai percorsa di strada! Da quei saggi al conservatorio quando ,con non poca ansia,gettavi via la maschera e ti abbandonavi alla musica hai trovato il tuo equilibrio, ma soprattutto, nelle varie esperienze maturate negli anni, hai saputo regalare la tua passione a tante altre persone.
E’ quello che è successo anche al coro della collegiata di S.Andrea, che, partito un po’ in sordina, si sta pian piano coinvolgendo in quest’avventura canora, e, pur senza pretese, vuole imparare e migliorare, proprio per rendere onore alla disponibilità, alla competenza e alla fiducia che il maestro Gabriele-mio cognato ci ha regalato.
Grazie ancora Gabriele.Fondamentalmente hai rimesso in moto, per quanto mi riguarda, la convinzione che
“….il benessere non arriva dal godimento individuale di oggetti, la vera ricchezza di una persona è nella relazione affettiva con gli altri, nella capacità di scambiare, costruire, condividere.
E’ assaporare emozioni che colorano la vita, che danno un orizzonte di senso, è non sentirsi soli, è sapere che nonostante oggi, domani è un giorno nuovo, è costruire ponti che collegano rive opposte, è “mettersi i mocassini dell’altro e camminarci per un miglio e mezzo”( commento al gemellaggio Settembre 2008)
Volevo dirtelo.

Piera

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