martedì 30 settembre 2008

I NUOVI RINTOCCHI DI TOUGOURI



Chi nei mesi scorsi ha avuto modo di vedere i servizi di NOITV sulla visita in Burkina Faso dell'Arcivescovo di Lucca si ricorderà che fra le varie promesse di interessamento del presule nei confronti di Tougouri c'era stata quella di far tornare a suonare la campana sul campanile della chiesa.
Paolo Miniati ci ha confermato che adesso i rintocchi che invitano alle messe domenicali sono sostituiti dal battito metallico sopra un cerchione di autovettura.
Quello che noi ignoravamo è che la campana per Tougouri arriva dal Comune di Montecarlo. Infatti il concittadino Tarabori Gianfranco, titolare della TARABORI GIANFRANCO SNC macchine agricole, con sede in via Romana in località Gossi, ha deciso di regalare, come segno di gioia per la nascita dell'ultimo nipote, una bella campana in bronzo per la comunita cattolica di Padre Jhoanny.
Siamo stati a vederla ed a fotografarla per il blog quando era ancora a Montecarlo presso i magazzini Tarabori di Gossi ed è veramente bella . Risplendente di bronzea lucidatura è arricchita da decorazioni artistiche floreali a cura della fonderia veneta che l'ha forgiata e nel centro in rilievo c'è l'immagine del Volto Santo, l'universale simbolo delle comunità lucchesi.
La campana è adesso a Lucca nella Cattedrale di San Martino e presto prenderà il volo per l'Africa, per trovare definitiva collocazione sulla cima del campanile del villaggio.
Da li spanderà il suo suono nella brusse fino a congiungersi idealmente al suono delle campane di Don Giovanni dal campanile della Collegiata di Sant'Andrea.

lunedì 29 settembre 2008

MONTECARLO: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e poi di nuovo......





Montecarlo è adesso un Comune con vocazione residenziale, nonostante ciò qui i ritmi delle stagioni sono più visibile che altrove. La vicinanza dei boschi, dei prati, la presenza di piante e di vasti appezzamenti liberi permettono una maggiore osservazione dei cambiamenti stagionali e di concerto di quelli climatici.
Nel post potete osservare lo stesso punto osservato nelle quattro diverse stagioni dell'anno. In successione la Primavera, L'Estate, L'Autunno per concludere il ciclo con il rigido Inverno.
La solita piccola quercia solitaria che, nell'ampio pratone in una zona del Poggio Baldino a Montecarlo, affronta l'alternarsi delle stagioni con calma, senza fretta. Ha tempo lei per divenire un albero grande, maestoso ed imponente. Noi adesso siamo solo suoi passeggeri compagni, testimoni di un solo breve tratto della sua esistenza a riprova che "forse il tempo non esiste" ma che queste foto ne sono una prova.

domenica 28 settembre 2008

TEMPO LIBERO_IL MCGYVER ARETINO



Di seguito l'intervista da me effettuata al doppiatore Gabriele M. del borgo Sansepolcro, leader dei Kankabaya, autori delle riprese.

Kankabaya, gruppo di doppiatori valtiberini, nasce con l’intento di diffondere il dialetto e la cultura locale di un’area d’Italia, appunto la Valtiberina, in cui ancora oggi il numero delle autovetture è inferiore a quello dei trattori e delle mieti-batti. Oltre a distinguersi per le peculiari e indefinibili proprietà linguistiche, il dialetto valtiberino è fortemente influenzato da una mentalità agricola che, dopo aver ingoiato il peggio della società moderna, si presenta oggi come un coltivatore diretto che bestemmiando tenta di arare una tangenziale. Impressionato dall’effetto scenico di tale fusione, il gruppo Kankabaya cerca dunque di riprodurre questo connubio introducendo prepotentemente gli elementi tipici della cultura rurale negli spezzoni dei più celebri film americani: il risultato è che navigando nel web ci si potrebbe imbattere in un Mac Gyver che invece di fare l’eroe pensa ai cazzi suoi e fa le su’facende!


L'uomo di carburo.

sabato 27 settembre 2008

L'ULTIMA CIMINIERA



Di solito quando si parla di ricordi si pensa ad anni lontani,...... prima della guerra,.... anni cinquanta. Ma in realtà bastano pochi anni per modificare il paesaggio e per cancellare il ricordo, sembrandoci che cio che vediamo ogni mattino sia "sempre stato cosi".
Le foto allegate sono del paese di Montecarlo visto dalla zona della vecchia Fornace Benedetti. Prima negli anni trenta quando addirittura non esistevano edifici della fabbrica e c'era solo la cava di terra. La seconda della vecchia fornace poco prima di essere dismessa e trasformata in abitazioni e magazzini.
Svettava su tutto la bellissima ciminiera in mattoni. Quanti giovani si ricordano di essa ?
Quanti di noi rammentano questa immagine a suo tempo rimasta nelle nostre pupille per decenni?

venerdì 26 settembre 2008

RIPARTE "TOUGOURI CHIAMA MONTECARLO 2008"



Con la presentazione, fatta ieri sera alla Chiesa della Misericordia, delle foto scattate durante il viaggio in Africa in gennaio da parte di Paolo Miniati riparte, di fatto, la raccolta 2008 in favore della comunità burkinabè di Tougouri.
Con una serie di nitide e simpatiche foto ci sono apparsi nel seguito: Il villaggio e le sue strutture, i suoi abitanti, e le varie fasi di realizzazione dello Chateau per l'acqua.
Con gli stessi contributi della raccoltà 2007 è stato inoltre scavato un nuovo pozzo nel vicino villaggio di Yalgoo.
Nel 2008 gli amici di Montecarlo, tramite il Centro Missionario di Lucca, vorrebbero aggiungere una nuova struttura "targata" Montecarlo nella parrocchia di padre Jhoanny. Un'altro Chateau del costo di 5.000 euro.
Paolo Miniati si recherà nuovamente in Burkina alla fine di ottobre per occuparsi personalmente di questo come membro della commissione tecnica dell'Associazione che realizza gli interventi.
Prossimamente inizierà l'azione di sensibilizzazione verso i nostri concittadini per il nuovo "Chateau Montecarlo II".

Pensieri Liberi_ Libertà è divertirsi ance alla Festa del Vino di Montecarlo

C'era una volta la festa del vino, diranno subito i miei piccoli lettori, avrebbe arguito Carlo Collodi. Invece, no. C'era festa e c'era il vino, forse. Il dibattito su quanto queste parole si intersichino e trovino un senso appropriato al loro significato è tuttora aperto. Fortuna che, sopra le parole sempre tante e sempre pesanti, aleggiano talvolta puri e sacri i fatti, che a loro volta possono talora essere un immagine, oppure finanche un momento. Uno lo abbiamo registrato e lo offriamo al pubblico: dopo tante sere di slalom tra passeggini ed astemi di professione, ecco qualcuno lasciarsi andare sulle note di melodie unforgettable (indimenticabili), eseguite dai bravissimi Doo Wop, "colpevole" di aver troppo baciato il nostro prodotto nazionale. Che bello lasciarsi andare, quando non si fa male a nessuno, che bello liberarsi dalle pesanti catene di tutti giorni, che piacere poterlo fare a Montecarlo con il frutto del sudore della gente e dell'amore della sua terra. Una sera, un'ora, un attimo, può anche andare bene.

Martin Lutero

martedì 23 settembre 2008

InfoColle_ Sabato 4 Ottobre al via la Mostra su Carlo Cassola nella Fortezza del Cerruglio


Il 4 ottobre nell'eterna Fortezza nostra del Cerruglio prenderà il via la mostra dedicata allo scrittore Carlo Cassola, protagonista della letteratura italiana del novecento, morto nel 1987 a Montecarlo e sepolto nel cimitero comunale di Vivinaia. Nell'attesa cercheremo di far conoscere un poco, e senza velleità critico letterarie che non ci appertongono per formazione e deformazione, l'uomo ed il letterato Cassola. Nel frattempo un video che ne celebra la vittoria del Premio Strega con La Ragazza di Bube.

lunedì 22 settembre 2008

Rime Libere_ Renzo Tori vince il vernacolo al concorso "Bianca Fanucchi" di Porcari. E il buon Gavorchio...


Giunge attesa la novella che in quel di Porcari, lì sotto quella collinetta tutta sola con quella casina lì tutta sola anche lei, nel palazzo di vetro della Fondazione Lazzereschi si è svolta la premiazione del concorso di poesia "Bianca Fanucchi",giunto alla quinta edizione, nel quale ha primeggiato nella sezione vernacolo il Nostro Renzo Tori, con il testo che qui di seguito pubblichiamo, tallonato dall'amico Gavorchio, al cui splendido sito per una visita sempre vi invitiamo (www.gavorchio.it). Onore al poeta ed alla poesia, e chi non gli importa prenda la porta e vada pure via.


Un giorno in pretura (2008)

Per via di un incidente stradale
mi rinvionno a giudizio, in tribunale.
Costì c’era anco la televisione
a registrà per quella trasmissione

che si chiama: “Un giorno in pretura”.
Ero ‘ntimorito, aveo paura
e mi sentitti ben doppo l’ascolto
della sentenza, che mi mandiede assolto!

Ma ‘l regista disse: “’Un va mia bene!
Bisognerebbe rifà tutte le scene
ché l’audio è viensuto male, un cesso!
Si può, pretor, ripète ‘sto processo?”

Il togato cedette all’ambizione
che avea, d’apparì ‘n televisione
e per rènde ‘l regista più contento
daccapo riominciò ‘l dibattimento.

La seonda viense un fottìo bene
perfetto l’audio, intense le scene
insomma, una gran bella trasmissione…
ma io beccai du’ anni di prigione!

domenica 21 settembre 2008

Storia & Tradizione_ 1959. Il Torrione d'Oro dei fratelli Minghi.. La Storia ed i vincitori morali del 2008. I Parte

Il Bar Sport in via Roma
Il Torrione d'Oro è tornato in vita, eppur tra un anno compie 50 anni. Possibile? Si, perché la serata unica “a mò di corrida” che da quattro anni si svolge sul colle di Carlo IV, altro non è se non la fenice di un più grandioso spettacolo di intrattenimento musicale e danzante che ebbe luogo in Montecarlo a partire dal 5 agosto 1959.

Il Depliant originale della prima edizione
Fautori, sebbene il depliant dell’epoca citi onorevolmente Gabriello in qualità di organizzatore, i mitici fratelli Minghi, attuali proprietari e gestori del ristorante La Terrazza in piazza Carrara (uno tra i nostri locali a vantare – al fianco di una cucina gradevole e fieramente tradizionale – una visuale d’incanto sulla Piana di Lucca), ex gestori del leggendario Bar Sport in via Roma, per decenni quindi i protagonisti ed animatori indiscussi della vita comunitaria montecarlese.
In un contesto totalmente diverso dal presente, lontana la festa del vino o le serate di spettacolo in centro storico, lungi la televisione dall’essere il mezzo di massa che conosciamo, vivo ancora il Cinema Petroni ed in fase dormiente il Rassicurati avviato verso un magro destino - da cui lo si salverà solo a fine anni sessanta per mezzo di una sollevazione di popolo - il Torrione d’Oro volle essere e significò un momento di grande aggregazione e spettacolo negli anni della “dolce vita” italiana, alle porte del boom economico.
Giardino danzante estivo, di cui oggi restano tracce minime dopo i lavori eseguiti nel corso dei decenni – e le foto non poco aiutano coloro che non la ricordano a farsi un’idea – la Terazza presentava un concorso canoro a squadre premiato con una riproduzione in oro del nostro Torrione, prodotto artigianalmente da un orafo lucchese, rifacendosi ad un disegno dello stesso divenuto cartolina.

Il Giardino Danzanre durante Il Torrione d'Oro

Il Tordoweb, presentando gli onori ai fratelli Minghi ed al contempo mostrando i filmati dei vincitori morali della nuova edizione del 2008, ne ripercorrerà la storia per mezzo delle parole e per mezzo delle immagini, auspicando che i lettori possano contribuire con le loro testimonianze a raccontarci un altro pezzo di storia della Montecarlo che non c’è più, ma che ancora oggi parla e può ispirare nuovi momenti (di successo) per il divertimento e l’aggregazione della nostra comunità. Vincitori morali, si, avete letto bene: i vincitori ufficiali li avete visti ed ascoltati, appluaditi ed osannati, bravi e bravissimi nelle loro interpretazioni. Noi, non poco bastian contrari, nelle gare di giudizio popolare ci piace invece onorare il coraggio – o la follia, se volete leggerla alla rovescia – di concorrenti amici che non hanno osato un attimo a salire il palco e conquistarsi un posto nella cronaca settimanale della vita del paese. C’è spazio per tutti a Montecarlo o non è forse questo lo spirito del Torrione d’oro??? Alla prossima puntata, dove conosceremo gli ospiti, la giuria e gli sponsor dell’epoca.

Vittorio di Taccone
(le foto sono dell'archivio personale dei fratelli Minghi)



Vasco gareggia fuori concorso al Torrione d'Oro 2008 tra gli osanna del pubblico

venerdì 19 settembre 2008

IN LIBRERIA_ALBERTO GIOVANNI BIUSO, NOMADISMO E BENEDIZIONE, ciò che bisogna sapere prima di leggere Nietzsche, DG editore, 2006.




“la filosofia consiste in un pellegrinaggio tra le cose vietate” - Nietzsche

Friedrich Nietzsche è considerato da molti un filosofo capitale nella storia del pensiero moderno. I suoi scritti sono considerati capolavori di prosa ma non sono molto facili da comprendere, vista la volontaria propensione del filosofo a voler parlare “da vetta a vetta”, privilegiando in tal modo solamente le più alte cime. Pertanto ritengo questo interessante saggio di Alberto Giovanni Biuso, filosofo della mente dell’Università di Catania, un utile mezzo per avvicinarsi senza troppa difficoltà al labirinto Nietzsche. Biuso riesce, devo dire con grande destrezza, a percorrere il “fil rouge” del pensiero nicciano, toccando tutti i nodi capitali del suo pensiero, ossia l’eterno ritorno, l’amore per la grecità, la trasmutazione di tutti i valori, la morte di Dio ed il conseguente avvento del superuomo, molto ben descritto dall’autore. Quest’ultimo essere, la cui venuta è necessaria dopo la morte di Dio, è considerato da Nietzsche il perfetto crocevia tra passione, fantasia e razionalità. L’uomo superiore è l’uomo dell’attimo, capace di vivere al meglio il presente ed in grado di sopportare tutte le fatiche e le tragedie della vita, vivendole come qualcosa teso a migliorare l’uomo. Il superuomo inoltre è un uomo coraggioso e di cuore, che vive con orgoglio e conta sulle proprie forze per soggiogare ogni paura. Insomma il superuomo è colui capace di andare oltre se stesso, al di là di ogni morale precostituita. La venuta di questo nuovo essere si contrappone all’uomo d’oggi, ovvero l’ultimo uomo. Costui è massificato e conformista, soggiogato alla morale ed incapace d’indagarsi nel profondo e quindi di creare qualcosa di diverso dal già esistente. L’ultimo uomo è il prodotto della modernità, mentre il superuomo ne è il figlio. Per questo Nietzsche indaga la modernità e la decostruisce, scagliandosi in particolare contro la morale: una fabbrica di valori illusori e demistificanti volti all’annichilimento degli uomini superiori. Proprio per il suo andare contro la morale dominante (in particolare quella cristiana) Nietzsche è considerato un filosofo inattuale. Ma Nietzsche è un filosofo fuori dal suo tempo anche perché vicino alla grecità, che rappresenta il fondamento primo e lo sfondo costante della sua riflessione. Nietzsche vede infatti di buon occhio l’uomo greco in quanto capace di assorbire il dolore senza farsene distruggere e senza ricorrere ad un Dio che tutto spieghi e tutto redima. Nietzsche vede nei pensatori greci quella libertà capace di generare la vera filosofia, quella che nasce nelle piazze e nei mercati, quella non assoggettata all’ideologia dominante od allo stato, che ricerca l’utile e non la verità. Nietzsche insomma vede la Grecia come terra della nostalgia in quanto luogo di origine della filosofia ma anche della più perfetta delle opere d’arte: la tragedia attica, sorta dall’incontro dell’apollineo (ovvero la razionalità e la misura) con il dionisiaco (il caos, la passione, l’orgia vitale). L’arte è per Nietzsche la forma privilegiata di accesso a verità più profonde di quelle che mette capo la ragione e proprio i greci dalla sofferenza (conobbero in modo intenso i terrori e le atrocità dell’esistenza) crearono l’arte assieme ai loro famosi miti. Biuso ci regala con questo scritto una buona occasione per confrontarsi con il più enigmatico filosofo tedesco e comprenderne i suoi preziosi messaggi filosofici, perché, come dichiara Giorgio Colli “il pensiero di Nietzsche serve ad una cosa sola, a farci guardare al di là di tutti i nostri problemi”.

Dario Donatini.

giovedì 18 settembre 2008

InfoColle_ Un pò di allegria (ci vuole) con il Coro della Collegiata


Per tirarsi un pò su, con la fine dell'estate e la scomparsa di troppi cari concittadini, ecco un minuto di allegria, pace e buona melodia per voce del Coro della Collegiata di Montecarlo, qui impegnato nella nostra eterna Fortezza durante l'ultima Festa del vino. Chi lo sa ci dica in commento la mail o un numero di telefono per sapere da chi poter comprare il DVD edito dalla Cines Montecarlo con il concerto del Coro nel Duomo di Pescia!

mercoledì 17 settembre 2008

Tougouri riChiama Montecarlo - Rispondiamo in tanti

Carissimi amici, chiedendovi ancora pazienza per le ultime puntate del racconto del viaggio a Tougouri (credetemi, non è svanito il ricordo ... non sono sopite le emozioni ... non c'è nulla che ostacola ..., mi manca solo ... il tempo), vi aspetto intanto TUTTI per il prossimo giovedì 25 nella ex chiesa della Misericordia, in Via Cerruglio, dove potremo vedere insieme alcune delle foto che illustrano la realtà del paese di Tougouri e dei lavori che abbiamo realizzato.
NASARA

martedì 16 settembre 2008

Ciao Pierino. Adesso siamo tutti più soli

Te ne sei andato, anche tu, anzi Voi ve ne siete andato, abituato per educazione e per tradizione a darti quel “Voi”, che sempre sorridendo subito convertivi nella piacevolezza e semplicità del tu. Non te l’ho mai detto, ma quel Voi mi veniva altrettanto e più sincero dell’anonimo tu, fosse per rispetto dell’età tua o per ciò che hai rappresentato per la nostra gente e per Montecarlo, la tua comunità e la tua vita. Sai, i compaesani l’hanno quasi mormorato che te ne sei andato, tanto non se l’aspettavano così, in un mattino troppo freddo per il settembre montecarlese, abituati alla tua eterna presenza nella quotidianità del vivere semplice nostro.

Te ne sei andato, dietro a quel destino beffardo che tanto tempo ti ha dato per poi non lasciarti quell’attimo per dirci un’ultima cosa, una qualsiasi cosa alla quale ci saremmo attaccati come alla raccomandazione del più anziano e saggio della famiglia, famiglia montecarlese. Con te hai portato via la memoria nostra dell’ultimo secolo trascorso che hai vissuto interamente ed integralmente, eppure ci lasci lasciando a noi con il tuo esempio ed il tuo amore per Montecarlo il testimone più grande del nostro tempo passato e presente. Ed ogni tua parola, fino ad ieri anche il semplice buongiorno, oggi mi appare come iscritta nelle pergamene e nelle carte dei nostri archivi, come nella pietra e nel marmo dei nostri monumenti.

Te ne sei andato, e noi che restiamo siamo oggi più soli. Perché ciascuno con te ha perso qualcosa: chi l’affetto impagabile del famigliare e parente, chi l’amico di tutta una vita, chi la storia vivente sempre pronta da ascoltare e da interrogare, chi ancora la bussola delle nostre tradizioni e delle nostre origini, chi la memoria di mondi e stagioni che non ci sono e non ci saranno più. Ma tutti, indissolubilmente, abbiamo perso l’uomo Piero, con i suoi modi e la sua educazione, la disponibilità e la riservatezza. Un esempio di vita e nella vita con i quali potremo ancora portarti e sentirti con noi.

Vittorio

domenica 14 settembre 2008

In Libreria_ Finalmente una buona biografia di Giuseppe Prezzolini

«L'italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono »

Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 -Lugano 1982) per chi non lo sa, e purtroppo non sono pochi, è stato giornalista, scrittore ed editore tra i più importanti del novecento italiano. Toscano, perchè nato da genitori senesi, la madre persa all'età di tre anni il padre Prefetto del Regno. Morto anche il padre, a soli 21 anni inizia l'attività di giornalista ed editore. Si reca a Parigi dove conosce personalità del calibro di GEORGES SOREL e HENRI BERGSON. Nel primo decennio del novecento fondo due riviste ritenute ancora oggi il massimo esempio offerto dalla letteratura italiana, IL LEONARDO nel 1903 e LA VOCE nel 1908. Partecipa volontario nella prima guerra mondiale come ufficiale, sarà sostenitore del Fascismo ma emigrerà in America alle prime avvisaglie di regime. Negli Usa, pur senza aver conseguito una laurea, sarà professore di letteratura italiani alla Columbia University di New York. Nel secondo dopo guerra tornerà in Italia per stabilirsi sulla costiera amalfitana per poi traferirsi a Lugano come corrispondente de Il Resto del Carlino, dove morirà centenario nel 1982. Una vita lungo un secolo di storia italiana e non solo che l'hanno reso partecipe e protagonista degli eventi di cui siamo figli, che l'hanno posto in contatto con altrettanti protagonisti del novecento, tra cui: Amendola, Apollinaire, Ansaldo, Bissolati, Boine, Carducci, Cardarelli, Croce, Gentile, Gobetti, Einaudi, Gramsci, D'Annunzio, Mussolini, Marinetti, Malaparte, Ungaretti, Missiroli, Pareto, Fallaci, De Felice, Montanelli, Saba Soffici ed altri.


Tra le opere maggiori: i memoriali Dopo Caporetto (1919) e Vittorio Veneto (1920); diversi saggi come La cultura italiana (scritto con Giovanni Papini, 1906), biografie, come Benito Mussolini (1924), Vita di Niccolò Machiavelli fiorentino (1927) e altre opere (America in pantofole, 1950; L'italiano inutile, 1953; Diario 1942-1968, 1980) e il Manifesto dei conservatori. La biografia di Gennaro Sangiuliano edita da Mursia (497 pagine per 24 euro) ci dipinge la grande avvantura umana e culturale di un protagonista "dimenticato" della nostra letteratura a cui abbeverarsi con entusiasmo così da riscoprire non solo l'intellettuale quanto l'uomo, definito anarchico conservatore. Un intellettuale capace di contaminare la letteratura e la politica mantenendo sempre e comunque indiscussa la propria libertà a qualunque costo. Una biografia da conoscere ed approfondire alla portata di tutti coloro che amano la nostra storia e la nostra letteratura.

Vittorio di Taccone

Pensieri Liberi_ Cosa resta dell'estate? La meglio Gioventù è a Montecarlo

Alla fine della Tavolata 2008

Alla fine della Festa del Patrono di San Salvatore 2008

L'estate sta terminando anche a Montecarlo, sapevate nulla, ed ecco allora il consueto pizzico di ricordi e nostalgia accarezzarci con le prime lievi brezze dell'incombente autunno. Cosa ci resta dei mesi leggeri e baciati dal sole e dai mille colori del nostro colle? Ce lo dica e ce lo racconti il lettore facendosi finalmente Tordo, affinchè nel simposio della rete la nostalgia un poco affievolisca le giornate di ciascuno. Una immagine la vogliamo porre noi. E' quella che narra dei due eventi popolani big dell'estate comunale, quelli dove per intendersi ci si gioca tutto in una sera per far divertire e far stare insieme concittadini ed amici di Montecarlo. Le immagini sono quelle della Tavolata della Misericordia e della Festa del Patrono di San Salvatore. Non sono le immagini di chi è a tavola a rilassarsi, bensì quelle dei veri protagonisti, delle colonne portanti che le hanno rese e le rendono possibili nell'andare degli anni. Sono amici, figli, nipoti, fratelli di tutti voi, sono in una parola i nostri ragazzi, i nostri giovani. Sono quella categoria allo sbando della demonizzazione contemporanea, sono le vittime protagoniste delle angosce della nostra società, sono gli eroi del precariato ed i cacciatori della prima casa, i padri e madri senza figli, il futuro senza un futuro che sia un poco piacevole all'orizzonte. Sono tutto questo, per noi soprattutto il braccio robusto su cui una comunità come la nostra può e potrà contare con fiducia assoluta. A loro il plauso che meritano, senza merito alcuno altrui, ed il sorriso più grande per questa estate montecarlese 2008.

Vittorio Fantozzi di Taccone

venerdì 12 settembre 2008

Vite Montecarlesi_ Vi presentiamo Jacopo. Un anno di Liceo all'estero tra studio, sport ed un blog!


http://www.myowntexas.blogspot.com/


Jacopo ha 17 anni. Ha frequentato la scuola elementare e media nella sua Montecarlo. Si è poi iscritto al Liceo Scientifico presso l'Istituto Lorenzini di Pescia - accademia di vita che ha forgiato decine di suoi compaesani - dove ha superato le prime 3 classi. Oltre allo studio ha sempre fatto della sana attività sportiva, nuoto da 4 a 14 anni e soprattutto il grande basket. Il minibasket (da 6 a 11 anni) ad Altopascio e poi il basket giovanile a Pescia con l'intramontabile Cestistica Pescia. Con i suoi compagni della Cestistica ha sempre gareggiato nelle varie categorie d' "Eccellenza", la serie di èlite per il basket giovanile toscano; nel 2004/2005 è stato campione regionale Under 14.

Questa premessa serve per aiutare il lettore a capire come una delle molle per il salto dell'oceano, se non la principale, sia stata proprio questo sport e di conserva, quindi, il mito americano.

Per quanto riguarda invece il "come si fa" ad andare a studiare in America o all'estero in generale, esiste una rete mondiale di associazioni che si occupano di questo. Per l'Italia c'è Intercultura (www.intercultura.it) che ogni anno invia all'estero ed accoglie nel nostro Paese circa 1.500 studenti delle scuole superiori. Lo scopo principale è quello di confrontarsi con stili di vita e di pensiero diversi, ma per questo anche lo sport ed il basket possono essere utili. I programmi di studio all'estero variano da uno, tre, sei mesi fino all'intero anno scolastico e coprono tutti i continenti, da quest'anno, per esempio, si può andare anche in Cina e India.

Con la premessa dello sport, naturalmente, Jacopo ha scelto un anno negli USA ed ha partecipato alle varie selezioni e test necessari per ottenere il posto ed il visto d'ingresso (gli statunitensi ci considerano più o meno come noi consideriamo quelli che provengono dal Mali o dal Sudan, un vero percorso a ostacoli!!!!).

L'età per partecipare ai programmi di studio Intercultura è 17 anni (1991), per cui adesso c'è l'opportunità per tutti coloro che si stanno avvicinando a quell'età (nati nel 1992) di iscriversi e/o informarsi per il prossimo anno. Le iscrizioni scadono ai primi di novembre. Spero che qualche ragazzo montecarlese possa e voglia seguirne le orme.

E grazie ad internet le distanze restano solo quelle fisiche, per qualcuno nonostante tutto ancora quelle mentali, ogni montecarlese di qualunque età può seguire la vita ed il pensiero di Jacopo grazie al suo blog. Allora, cosa aspettiamo?

Colle in Arte_ Sulla scia di Grazia Margherita e Antonio a Montecarlo per la voce di Piera



Chiunque conserva la capacità di cogliere la bellezza non sarà mai vecchio ( Kafka)

Voglio fare una premessa e sottolineare la differenza tra istinto e intuizione. L’istinto è qualcosa di antico e potente e consente all’uomo di agire senza razionalizzare, secondo schemi biologici. L’intuizione è la capacità di entrare in sintonia con il mondo circostante per cogliere e raccogliere quei segnali che ci consentono di comprendere in profondità la realtà che viviamo. Questo mi consente di parlare di Grazia e Margherita.
Grazia
Non conoscevo Grazia e quando ho pensato a lei,stranamente, ho pensato alla musica.( dei Pooh “…chi fermerà la musica/l’aria diventa elettrica..). E’ con stupore ,quindi, che ,collegandomi al suo sito, ho visto e ho letto delle sue tele ispirate alla musica dei grandi compositori classici. Ho potuto cogliere le linee morbide e i colori muoversi con un ritmo dolce e sinuoso,musicale appunto. Le ho inviato in una e-mail una mia poesia.
Il coloreSi spande Dal cuore
Questo è quello che intuitivamente ho colto nei quadri di Grazia, l’emozione che viaggia attraverso i sensi,dagli orecchi agli occhi per arrivare al cuore ,muovendosi al ritmo della vita, come una fonte che riversa in continuità intorno a sè la vibrazione del mondo. Lasciandoci quindi trasportare da questa vibrazione, è possibile mantenere l’anima giovane,colorando la vita di sensazioni preziose, e assaporando nel quotidiano la bellezza che regala attimi di profonda sintonia con ciò che ci circonda. A questo ci invitano le tele di Grazia,quasi a dire col Faust di Goethe: “fermati attimo, sei così bello”. La ricchezza della diversità degli esseri umani si coglie proprio nella differenza di affacciarsi al mondo per cogliere nella realtà che ci circonda connotazioni ulteriori e profonde sintonie.
Margherita
Anche nelle tele di Margherita salta subito agli occhi il colore,che ,usato in maniera calda e luminosa , trasmette la naturalezza e la forza di una visione del mondo schietta e dolce nello stesso tempo. E’ incredibile come,pur frequentandoci poco, si sia instaurata una sorta di complicità, che ci consente di interagire senza bisogno di tante parole,”roba di donne” L’anno scorso, nella presentazione della mostra, ho utilizzato una mia poesia, adesso posso confessarlo, per esprimere quello che i quadri di Margherita mi comunicavano. Sentirsi donna, come un fiore, un colore, la luna, un profumo, un prato, un tramonto, il mare.
Che cosa posso aggiungere? Che la natura,tema dominante nei quadri di Margherita,accoglie, accompagna, addolcisce la vita di ciascuno di noi, e queste tele ci consentono quindi di rifugiarci e coccolarci con serenità. Non esito a dire che l’anno trascorso ha regalato a Margherita maturità tecnica e psicologica dalle quali emerge una serenità di fondo riconoscibile da un tratto più morbido e più intimo, a connotazione di una sintonia più intensa con la realtà circostante.

Altro ancora voglio aggiungere: Che mi piace parlare delle donne,donne che possono e vogliono raccontare tutte le sfaccettature de l’altra metà del cielo.
Ma qui è presente pure l’anima maschile con la produzione in rame di Antonio. L’arte di forgiare i metalli è antico patrimonio maschile, ma nella scelta di creare piccoli oggetti di arredamento, e non armi, e nella scelta di privilegiare figure di animali si coglie l’attenzione e la sensibilità alle piccole cose, caratteristiche di un mondo femminile. In tutti i modi che l’individuo sceglie di raccontarsi e raccontare il mondo , coltivare “Il bello” ristora lo spirito e consente di accedere a dimensioni altre, che solo l’intuizione e il cuore possono farci gustare. Per dirla con Maslow, “ciò ci permette di percepire la totalità e di sollevarci al di sopra della parzialità consentendoci di assaporare l’autorealizazione.”

giovedì 11 settembre 2008

INFOCOLLE_VISITA GUIDATA ACQUEDOTTO NOTTOLINI E MULINO GERMOLLI DI MASSA MACINAIA



Vi giro questa mail inviatami dall'ufficio cultura del comune di Capannori.

Domenica 14 settembre, nell'ambito del progetto "Capannori tra natura e cultura", il Comune di Capannori, in collaborazione con le associazioni ‘Il Tuffetto’ e ‘La Ruota’, propone la visita all’acquedotto del Nottolini e all’antico mulino Germolli di Massa Macinaia. Il programma prevede il ritrovo a Guamo, ore 10.30, presso la fontana, dove gli archi dell’acquedotto Nottolini, incrociano via di S. Quirico, luogo di partenza della visita guidata, per ammirare, dirigendoci alle vicine “Parole d’Oro, le imponenti opere monumentali progettate dal geniale architetto capannorese Lorenzo Nottolini e realizzate i primi anni dell'Ottocento, allo scopo di incanalare e sfruttare le pregiate acque di questi luoghi.Pranzo al sacco, portato da casa, che sarà consumato alle Parole d’Oro, presso la casa del Fontaniere, dove sarà possibile visitare due mostre fotografiche di interesse naturalistico: “Le aree umide” di Luciano Barsetti e “Scatti Apuani” di Paolo Bertolucci e Nicola Lazzaroni; infine alle 15.30 visita guidata all’antico mulino Germolli di Massa Macinaia, dove il signor Pasquale Germolli, vecchio mugnaio, ma ancora proprietario appassionato ed entusiasta, ci riporterà indietro nel tempo facendoci rivivere la macinatura del grano con la pietra, azionata dalla forza dell’acqua, praticata per secoli e tramandata di padre in figlio, ma ormai destinata alla scomparsa. Rientro previsto intorno alle ore 17.00. A circa 200 metri dal luogo di ritrovo, presso la scuola elementare di Guamo, c'è un comodo parcheggio. L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti.

Informazioni Associazione Il Tuffetto 389-7816207 info@iltuffetto.it

Comune di Capannori 0583-428432 m.ristori@comune.capannori.lu.it


L'UPUPA DI CANALE.

lunedì 8 settembre 2008

OTTO SETTEMBRE - FESTA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO

IMMAGINE DELLA MADONNA DEL SOCCORSO VENERATA DA OLTRE SEICENTO ANNI NELLA CHIESA DI SANT'ANDREA A MONTECARLO.


VISTA D'INSIEME DELLA CAPPELLA SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA DEL SOCCORSO NELLA CHIESA DI MONTECARLO DI CUI L'OTTO SETTEMBRE RICORRE LA FESTA.

sabato 6 settembre 2008

5 SETTEMBRE ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE


Fra le varie iniziative che affollano questi giorni di inizio settembre ne segnalamo un'altra.
A Malocchio, Chiesa di San Frediano, organizzata dal Comune di Buggiano, DOMENICA 7 SETTEMBRE 2008 alle ore 10,30 si terrà la manifestazione di commemorazione in memoria delle vittime dell'eccidio nazista di Malocchio.
L'inizio di settembre del 1944 fù la liberazione anche del territorio comunale di Montecarlo, ma segnaliamo questo incontro perchè in tale occasione verrà presentato il libro "Fatti di guerra. Testimonianze. Il 5 settembre 44 a Malocchio di Buggiano" a cura di Amleto Spicciani, Edizioni Vannini.
A tale lavoro ha collaborato il concittadino Donatini Dario.

giovedì 4 settembre 2008

IN LIBRERIA_HERMANN HESSE- UNA BIBLIOTECA DELLA LETTERATURA UNIVERSALE, ADELPHI, 1979



Se mi figuro l'immagine di lettore perfetto, ne viene fuori sempre un mostro di coraggio e curiosità, con qualcosa di duttile, astuto, cauto, un avventuriero ed uno scopritore nato. F. Nietzsche - Ecce Homo.

Hermann Hesse è sicuramente uno dei più influenti scrittori del novecento e la sua produzione letteraria è a dir poco sterminata. Per scoprire il background della formazione di questo grande artista tedesco vi consiglio questo testo che raccoglie alcuni suoi articoli e saggi sino al 1945. Hesse ci fornisce quella che potrebbe essere la sua biblioteca ideale, formata da titoli di vario genere e di varia provenienza, per lui essenziali per la formazione di un buon letterato ma indicati anche per un pubblico di media cultura. Le scelte dei titoli sono tutte bene motivate ed argomentate ed offrono al lettore buoni spunti di riflessione. Non è certo il testo più famoso di Hesse, ma è da considerarsi egualmente un regalo che il grande maestro fa a tutti gli amanti della lettura, ai quali il libro è dedicato. Uno dei temi centrali dello scritto è infatti la cultura – quella che trova il suo significato in se stessa - e la conoscenza come scopo della vita. Particolarmente consigliato a quegli spiriti liberi che vivono il mondo con dubbio ed irrequietezza, le vere molle del sapere.

Dario.


CULTURA A MONTECARLO, MEGLIO ABBUNDARE CHE DEFICERE


Ancora un'altra iniziativa nella serata del venerdi della Montecarlo in Festa 2008. Iniziativa culturale di presentazione di tre libri verso il finale di un' estate all'insegna delle feste, dello spettacolo e della cultura sul colle del Cerruglio. Fate quindi amici di Montecarlo un salto anche al Teatro dei Rassicurati ed informatevi su queste tre edizioni...e magari compratele anche.

MANGIARE&BERE_RICETTINE DI FINE ESTATE




NASELLO AL FORNO (SETTEMBRE) Ingredienti per 4 persone 4 naselli di porzione, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 4 pomodori maturi, 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva, 1 bottiglia di vino bianco di Montecarlo, sale, pepe. Esecuzione Coprire il fondo di una casseruola con il trito della cipolla, aglio, prezzemolo e pomodori, mettere il pesce, salare, pepare, irrorare con l’olio, bagnare con il vino bianco e cuocere in forno ben caldo per circa 30/40 minuti. Ogni tanto bagnare con il sugo di cottura e se necessario mettere altro vino, servire ben caldo.
RISOTTO MONTECARLO (OTTOBRE) Ingredienti x sei persone 500 g. di riso x risotti, 1 grossa cipolla rossa, ¼ di pollo lesso, noce moscata, una bottiglia di Montecarlo bianco, 50 g. di parmigiano a scaglie, 150 g. di burro, sale pepe, 50-60 g. di chicchi di uva colombana. Esecuzione Tritare la cipolla, disossare il pollo, e insaporirlo con la cipolla in un etto di burro circa, annaffiare con il vino, mettere la noce moscata (circa metà), sale, pepe. Lavare il riso e farlo bollire in acqua salata e due bicchieri di vino e i chicchi d’uva. Ultimata la cottura aggiungere il burro rimasto, le scagliettine del formaggio, mantecare x 1-2 minuti e poi servire. E’ superfluo dire che con questo riso si serve vino bianco di Montecarlo di 9-10 gradi.

InfoColle_ Venerdì 6 settembre ore 21:30 Ex Chiesa della Misericordia a MONTECARLO

TORNA IL CINEMA A MONTECARLO
E' NATA L'ASSOCIAZIONE CINEMATOGRAFICA
CINES MONTECARLO

Pensieri LIberi_ Nasara portò l'acqua a Tougourì... Mylau portò l'acqua a Nasara

Il noto anchor man del Burkina Faso, in attesa di definire il prossimo capitolo sulla vicenda umana di Tougourì, ha ricevuto poco giorni or sono una fresca accoglienza dalla gagliarda gioventù germanica del paese gemellato di Mylau. Nelle foto si nota la elevata percentuale di gavettonaggio (85% del corpo) subìta allegramente dal famigerato tecnico de no' artri, colpevole di aver tentato il disarmo acquatico di un giovine della Sassonia. Accorsi gli amici e compatrioti è difatti iniziato un tragico inseguimento alla metà campo terminato poi lunga la reta metallica del campo sportivo, dove l'esecuzione del Nasara è testè avvenuta senza alcun rispetto delle dignità umana e delle regole d'ingaggio internazionali.

Il Gemellato

mercoledì 3 settembre 2008

Storia & Tradizioni_ Sabato 6 settembre ore 17 al Teatro Rassicurati "Montecarlo tra le due guerre mondiali"

Montecarlo, 1928

L'Istituto Storico Lucchese, sezione di Montecarlo, presenta: “Conversazione di Giorgio Tori: Fra cronaca e storia, episodi di vita montecarlese tra le due guerre” dagli scritti di Emilia Borgi Tori, nonna del relatore. Un racconto nuovo, un punto di vista particolare ed eccezionale per affrontare, per la prima volta in veste ufficiale e pubblica, uno dei periodi storici più difficili della storia d'Italia. Un periodo denso di avvenimenti e pregno di conseguenze spesso ancora vive e sentite nelle generazioni più anziane, giovani protagoniste allora del periodo in questione. Attraverso gli occhi di una protagonista, il racconto vivo dei fatti dell'epoca, aperti all'ascolto ed alla riflessione di tutti, affinchè questa parte vacante della nostra storia locale sia patrimonio di tutti.

martedì 2 settembre 2008

InfoColle_ Doo Woop a Montecarlo sabato 6 settembre ore 21:30



I Doo Woop si formano nell’inverno 2008 dalla vecchia formazione dei Disperati per caso… Alla batteria Serena Davini, alla voce Lucia Marchese, alla chitarra Samuele Fanucchi, alla chitarra Jonathan Del carlo, al basso Stefano Chelotti e per l’occasione,come special guest, Giacomo Pierotti e Gerardo Malanca.

Sabato sera proporremo uno spettacolo di intrattenimento musicale che spazia dalla intramontabile musica anni 60, italiana e straniera, fino ad arrivare ai giorni nostri.

L’intento è quello di far trascorrere una piacevole serata a coloro i quali ci ascolteranno così da mantenere il giusto di clima di serenità e divertimento che è proprio della festa del vino di Montecarlo. Vi aspettiamo!!!